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di quelli che studiano la natura nelle sue piccole creature.

Una famiglia di corrixi1, che avea fatto il suo nido in un ramo, sentendo la presenza dell’uomo e il fuoco sotto l’albero, cambiava la piccola casetta di paglia e di cotone.

Uno disfaceva col becco il nido, l’altro recava lungi le pagliuzze in luogo ove nuovamente fabbricarlo; finito quel lavoro, si accarezzarono, e battendo le ali di allegrezza andarono a nascondere i loro amori in qualche vago recesso.

Pery divertivasi in mirare quell’innocente idillio, quando l’Indiana alzandosi di repente, mandò un piccolo grido di gioia e di piacere, e sorridendo additò al prigioniero i due uccelletti che volavano l’uno accanto all’altro sulla vetta degli alberi.

Nell’atto ch’egli si studiava di comprendere il significato di quell’indicazione, la vergine scomparve, e poi ritornò quasi subito recando un arnese di pietra, che tagliava come un coltello, e un arco di guerra.

Accostossi all’Indiano, gli sciolse i lacci onde avea stretti i polsi, e recise la mussurana che lo legava all’albero.

Eseguì il tutto con somma prestezza; e presentando a Pery l’arco e le freccie, stese la mano

  1. Il corrixo è un uccelletto, che ha la proprietà di imitare il canto di tutti gli altri uccelli.