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120 discorso per la instituzione


delle scuole. No, ma andatevi con buona disposizione, e l'amore si spiegherà presto mercè le cure de’ vostri precettori, mercè gli eccitamenti de’ vostri genitori. Ricordatevi, fanciulletti carissimi, che l’essere attento e obbediente, non solo è cosa che piace a Dio ed agli uomini, ma è mezzo sicuro per rendervi cari a chi vi prende in custodia e per allontanarvi ogni sorte di austerità. Le ore che sono determinate per la scuola vi trovino tanto pronti quanto quelle nelle quali vi aspettano il giuoco e i passatempi. Badate di astenervi da que’ sutterfugi maliziosetti che troppo di buon ora si sviluppano appunto in chi è più fornito di buon talento. Non fate come quel cagnolino insolente, che ricalcitra dall’obbedire al padrone, e cerca intanto di raffrenargli il dispetto con carezze e con vezzi. Potete schermirvi dalla collera del maestro, ma senza arguzie; dovete essergli soggetti, ma con leale e premuroso interesse di non dispiacergli. Sappiate che la vera sapienza dei giovani dabbene è ninna cosa far apparir fintamente che sia, la quale non è; che bisogna aver l’animo d’accordo colle parole, amare sempre la verità. Le bugie dispiacciono e nauseano tutti gli uomini; e colui che si è fallo cono-