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vivevano negli occhi di questo giovane. Ed egli altresì voleva loro gran bene, alla madre massimamente perchè disavventurata. Aveva una cotal forma gentile, era benigno in parlare, e dipoi quella malinconia che mostrava sequestrandosi dalle compagnie e dai sollazzi lo faceva caro a tutti. La madre aspettava per terminare le cerimonie del bruno che questo figliuolo crescesse, per rallegrarle la casa con la compagnia di una fanciulla che tra le altre figliuole paresse una di quelle, e con nuovi bambini che alla sua immaginazione deludessero la propria vedovanza. Egli frattanto cresceva semplicissimo della mente, e le giovanili passioni stavano ancora quiete dentro quel petto, e passava la vita dilettandosi del cantare degli uccelli, e andandosene con le sorelle per le amene parti del paese, e sovente riposando sotto l’ombra di un albero del suo giardino e sonando il flauto. Il suo temperamento gli prometteva un avvenire sereno; tuttavia il perseverare in perpetua quiete non è dato nel mondo.

Maida è un paese bello: siede sopra la marina del Tirreno; è ventilata da aria tiepida; di sopra la circondano gli oliveti, di sotto la