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T E R Z O. 27

S’a manifesta colpa
Deve seguir la pena:
Fingi, e menti se sai.
Meg.Quanto di sopra ho detto,
Dissi per ubidire a tue parole,
Che chiedean mia risposta:
Io non mi scuso, affermo
Esser degno di morte:
Eccomi in vostra forza:
Non è chi vi contrasti,
O per me metta voce:
Per questo condennato
Non è padre, che pianga,
Non fratel, che sospiri,
Non madre, non sorella,
Che vi si getti a piedi;
Clori, non infiammare
Lo sdegno di costoro;
Io vuo morir; tu ’l vedi.
Clo.Hora a voi padri, e che di questi monti
Conservate le leggi; e che vegghiate
Su la nostra salute
Con pregio di valore,
Altro non posso dir, salvo che pende
Da la vostra sentenza il nostro honore;
Costui non po negare, e non vi nega,
Che sapea nostre usanze; e non per tanto
L’ha rotte e disprezzate
Con malvagio disegno;
Quanto a l’animo suo, quanto appartiensi
A suoi pensier, noi siam tutte impudiche;
Sì fatte ei ne bramava; hor vi pensate
A la colpa a l’essempio


B   2     Ch’altri