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S E C O N D O. 19

SCENA SECONDA.


Clori sola.


I
N che tempo, in che loco

Questa finta Megilla io mi vedessi
Sì che de l’amor mio
Rimaner presa ella potesse, io certo
Col pensier non ritrovo:
E da quel dì, che nelle nostre selve
A me si fe compagna
Fino a quest’hora ritrovar non posso
Un suo minimo detto,
Ond’io creder potessi,
Che d’amor foco le scaldasse il petto:
Un segno, un atto, un guardo
Non vidi uscir da lei,
Il qual fosse argomento,
Ch’ella quì si vivesse
Vaga de gli amor miei:
Ben la vidi cortese, e di maniere
Tutte gentili adorna,
Et amabile molto: onde m’assalse
Del suo rischio mortale
Non picciola pietade:
Non per tanto io ne sgombro
Tutto il cor, tutto il petto,
Per zelo d’honestade;
Vuò, che si vegga in prova
Da tutta quanta Arcadia,
Che ’n me non si ritrova ombra d’Amore:


E che