Pagina:Alberti - Della pittura e della statua, Milano, 1804.djvu/32


di leonbatista alberti. 3

alcuna è torta: la linea diritta è un segno tirato a dirittura per lo lungo da un punto ad un altro; la torta è quella che sarà tirata non a dirittura da un punto ad un altro, ma facendo arco . Molte linee, come fili in tela, se adattate si congiugneranno insieme, faranno una superficie. Conciossiachè la superficie è quella estrema parte del corpo che si considera non in quanto a profondità alcuna, ma solamente in quanto alla larghezza et alla lunghezza, che sono le proprie qualità sue. Delle qualità ne sono alcune talmente insite nella superficie, che se ella non viene del tutto alterata, non si possono in modo alcuno nè muovere nè separare da essa. Ed alcune altre qualità son così fatte, che mantenendosi la medesima faccia della superficie, cascano talmente sotto la veduta, che la superficie pare a coloro che la risguardano, alterata. Le qualità perpetue delle superficie son due. Una è certamente quella che ci viene in cognizione mediante quello estremo circuito dal quale è chiusa la superficie: il quale circuito alcuni chiamano Orizzonte: Noi, se ci è lecito; per via di una certa similitudine lo chiameremo con vocabolo latino ora, o se più ci piacerà, il d’intorno. E sarà questo d’intorno terminato o da una sola, o da più linee. Da una sola; come è la circolare: da più; come da una torta e da una diritta, ovvero ancora da più linee diritte, o da più