Pagina:Alberti, Leon Battista – Opere volgari, Vol. I, 1960 – BEIC 1723036.djvu/316

310 i libri della famiglia

rità e fronte molto biasimi e riprenda. E se pur così accade correggerli, qual mai buono schifasse con maturità e modo, sanza acerbità, quanto in sé sia, che chi gli è caro costui alla patria sia per sé fatto migliore cittadino? Ma non dubito io che chi con prudenza e carità sé in tempo darà a vendicare l’amico suo da biasimo e mala voce, molto per questo più da lui sarà che per tacere amato. E quando al tutto così dubitassi di suo duro ingegno, non però nulla, quanto dissi, gioverà renderlo in qualunque possi altra virtù più da te degno d’essere amato, unde poi tra voi seguirà, quanto io dicea, ben cresciuta e interissima amicizia. E se, né con tuo studio rendendo chi tu ami di lode ornato, né con tua diligenza traendolo di turpitudine, sarà tale che meriti da te essere amato, tu prudente credo più tosto vorrai discindere seco ogni amicizia, che averlo alla fama e nome tuo infesto e quasi inimico. Ché se chi a noi perturba e diminuisce le fortune nostre sarà forse da nollo volere amico, certo chi a noi torrà le cose preziosissime, el nome, fama e autorità, qual cosa fanno e’ viziosi a noi amici e familiari più forse ancora sarà da odiarlo che chi a te porgesse altrove aperta inimicizia. E quanto la amicizia e uso teco de’ viziosi sia dannosa altrove più sarà luogo ampio a referirne.

Seguita vedere in che modo con simili immodesti abbiamo a disiungere l’amicizia. E perché raro si discinderà con loro familiarità che non si incenda in loro odio, per questo investigheremo che ragione sia da reggersi contro all’odio; qual cosa era sopra da me a dirne luogo terzo proposto. Tale che, ora detto come s’acquisti amicizia, detto in che modo e qual cagioni, e con quali attissimi e ad amicizia utilissimi uomini ben s’acresca vera e perfetta amicizia, ora diremo del dividere l’amicizia, e del sostenere la inimicizia. Così a voi pare che io faccia?

Lionardo. Parci.

Adovardo. Ascoltatemi. Apresso di me chi ora monstri odio a chi e’ prima amava sarà mai non da nollo vituperare. Inconstanza troppo grandissima e costume certo feminile, e