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libro secondo 117

un furioso figliuolo e bestiale. Vuolsi ancora non aggiugnersi se ’l corpo e tutte le membra non sieno bene disposte e sincere. Dicono i fisici e con molte ragioni dimostrano queste, come e’ padri e le madri si truovono o gravi e oppressi di crapule o malizia di sangue, o deboli e vòti di vigore e polso, così sarà ragionevole siano e’ figliuoli, come alcuna volta si veggono, lebrosi, epilentichi, sporchi e non finiti di membra e vacui; le quali cose molto sono da non volerle in suoi figliuoli. Imperò comandano si conscenda a questa tal congiunzione sobrio, fermo e quanto più si può lieto, e par loro quella ora la notte attissima doppo la prima digestione, nella quale tu sia né scarco né pieno di tristi cibi, ma sviluppato e leggieri dal sonno. Lodano in questo farsi ardentemente dalla donna desiderare. Hanno ancora molti loro altri documenti, che quando sia il caldo superchio, e quando ogni sementa e radice in terra stia così ristretta, arsa da’ freddi, allora s’indugi e aspettisi l’aire temperata. Ma sarebbe troppo lungo recitare tutti e’ loro precetti, e forse doveva io avere più riguardo con chi io favello. Voi siete pur giovanetti; forse questo luogo, a che io possa pigliare scusa così sendoci a caso entrato come il ragionare mi v’ha tirato, questo medesimo non mi sarebbe licito volerlo dire ex proposito. Ma come ch’io sie o da biasimarmi o da scusarmi, io son contento avere errato purch’io a voi n’abbia pòrto qualche utile, e in questo io reputo meno errore s’io forse sono stato superchio favellatore più che disonesto.

Battista. A noi non se’ tu, Lionardo, paruto in questo ragionamento né superchio, né disonesto. Anzi, se come tu di’, come e’ fisici pruovano, come io credo sia il vero, se per non avere ogni diligenza può seguirne lebra, morbi e tali estreme malattie, se la poca temperanza ne’ padri può e suole essere cagione di furore e pazzia ne’ figliuoli, non vi si debbe egli avere grandissimo riguardo? Pertanto giova conoscere el male per poterlo schifare. E qual savio non volesse più tosto non volere figliuoli che averli morbosi e furiosi? Segui, Lionardo, non trallassare adrieto, non temere tra noi alcuno mor-