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60 | la salvazione |
padri in elemosine e convertii le pietre preziose
in pane per i poveretti: campi e palazzi, cavalli
meravigliosi e vesti di seta che movevano ad
invidia i poveri e a gelosia i compagni, tutto
vendetti a soccorso di orfani e vedove, di piagati
e di feriti; e coi miei vini spumanti rimisi vigoria
e salute in estenuati ed infermi; e perché mi dicevano
bello, digiunai e imbruttii. A tutto feci rinuncia,
e adesso vorrei distormi da questa mia
carne, che non contengono flagellazioni e disagi,
e rendere il mio spirito a Dio. Dio, accogli il
mio spirito che si riposi in te! —
Tacque, e poi con viso e con voce di uomo fatto perverso — Non vuole? — disse — . E sia così! — Uscì dal cenobio; si spogliò della tonaca; indossò vesti e pelli, e con l’apparenza di un onesto pastore si diresse alla volta di Gerico.
Difficile via, un sentiero sopra e tra monti scoscesi; ma nessuna fatica, anche piú grande fatica, avrebbe mortificate le membra di frate