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in arcadia 297

nendo l’osservazione del vecchio. — Resterete per un poco senza il Santo. Ma gli altri non resteranno senza la «Compagnia»? E voi non potreste onorare la Madonnina con una bella «fioriera»?

In un contorno e sotto una corona di fiori di tela, che sembrerebbero veri e freschi, la Madonnina dimostrerebbe al mondo l’amore dei suoi parrocchiani più fedeli. Non solo! Carlone comprese che quello era il mezzo per far onore a sè stesso; vide subito che la sua autorità ne riuscirebbe non diminuita, ma accresciuta; pensò che per tal modo castigherebbe il curato e umilierebbe l’avversario.

— Faremo così! — disse.

E tosto la voce della pacificazione si sparse; e tutti ne furono lieti. Gli ardimentosi convertirono l’ardore pugnace in un ardore di emulazione e in una speranza di maggior festa; gl’incerti, che non eran pochi, parteggiarono a viso fermo senza paura di danni; le mogli e le madri che già avevano esortati i mariti o i figli a restare a casa, o li avevano imaginati feriti o morti, ringraziarono il Cielo e benedissero San Michele. Tutti, o quasi tutti, furono contenti: fu tolto da quegli animi semplici l’amarezza della vendetta e della ribellione; il superstizioso panico di un’offesa religiosa; il peso della violenza meditata e preparata; il dubbio della sconfitta e della vergogna.

Inoltre, il giorno di poi, i meglio informati ac-