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Il camiciotto rosso 19


l’ora di comparirgli dinanzi, guardarlo in faccia e dirgli: — Son qui!

L’occasione venne il dì che Sandro Molenda contrattava un bel paio di bestie con un contadino di Romagna bassa. Quando chiese: — Son fidi? — , il venditore rispose: — Fidi — ; e, volto l’occhio in giro, fe’ cenno a quello che tra i presenti gli parve prestarsi meglio alla prova. Poco più alto di un ragazzo, spelazzato nella faccia strana, in testa un cappellaccio da risaiolo, lo Scricco si avvicinò. Con vecchia esperienza palpò nel collo, l’un dopo l’altro, i mirabili buoi li grattò tra le corna; avvicinò il volto ai musi abbassati tirando la cavezza; tolse le mordacchie: non si muovevano. Fidi! Guardavano lontano, come in uno stupore di sogno perduto.

I due tentarono, strinsero il contratto.

— Ve li guido a casa io? — disse lo Scricco a Sandro, piantandogli gli occhi in faccia, appena avvenuta la compera.

Quasi non l’avesse mai conosciuto o lo avesse sempre conosciuto per galantuomo, Sandro disse:

— E tu guidali.

Poi si scostò col sensale e il venditore; rimise in tasca il grosso taccuino; e si rivolse:

— Avvìati, che ti raggiungo.

Un amico gli strizzò l’occhio. Mormorò:

— Li hai consegnati a buone mani!