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mo, o vero l’equatore; e mediante l’elemento divisibile move il cerchio dell’altro, o vero l’ecclittica, i quali moti si fanno parventi dopo nati i corpi celesti; nel moto dell’ecclittica sono predeterminati, gl’intevalli e i moti de’ pianeti . . . . „ 96
V. L’anima che comprende in se tutte le relazioni aritmetiche e geometriche determina il numero e l’armonia dell’universo: ella si rivela nel sistema musicale, e in quello de’ corpi celesti . . . „ 95
VI. Rispondenza del moto interno o del logo col moto esteriore — Alla ragione e alla scienza risponde il cerchio del medesimo; alla opinione, quello dell’altro . . . . . . . . . . . . . . . „ 97
VII. Nell’anima più vivamente riluce il mondo come simulacro del Bene . . . . . . . . . . „ 97

Del Tempo.


VIII. L’anima è principio di moto incessabile, e perciò il mondo è perpetuo; e nella perpetuità è il simulacro dell’eternità del Bene.
IX. Il tempo è il moto, secondo numero, del generarsi.
X. L’era e il sarà sono modi del generarsi e forme del tempo; l’è, è proprio dell’Essere.
XI. Iddio per entro ai cerchi dell’anima e ai suoi moti costringe la materia affigurata ne’ quattro elementi, e fa i pianeti nel cerchio dell’altro, e le stelle nel cerchio del medesimo . . . . . . „ 99-102

I pianeti servono alla custodia e distinzione del tempo: il sole a farlo parvente; e tutti a far apprendere dalla revoluzione del medesimo il numero, nel quale si rivela il numero invisibile, cioè l’anima mondana . . . . . . . . . . . . 99.101

Le stelle.


I. L’idea della Vita si specifica; e il mondo in quantochè animato dee anco specificarsi simigliante-