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la circolaritá degli amori 379

di questi a li suoi superiori; poi che fanno maggiori cose, mediante l’amore che gli hanno, in produrli generarli e bonificarli, che quelli per li suoi primi, ché non fanno altro che desiare d’approssimarsi a la sua perfezione; e se bene quelli inferiori non hanno bellezza che manchi a li superiori, per la quale essi amino desiandola, amano la propria bellezza per participarla a l’inferiore, a chi manca: con la quale participazione loro superiori restano piú belli, essendo li suoi inferiori bellificati da loro, e ancora per la bellezza di tutto l’universo (come giá piú largamente t’ho detto). Ed è tutto il primo semicirculo di simile amore di superiore piú bello a inferiore men bello, però che tutto quel mezzo consiste in esito produttivo, e il producente è piú bello del prodotto, e l’amor gliel fa produrre e participar la sua bellezza: e cosí è dal primo prodotto infino a la materia prima, ultima prodotta, ché l’amor del maggior al minore è mezzo e causa ne la produzione. Ma ne l’altro semicirculo da la materia prima fino al sommo buono, per essere reduttivo per via d’ascensione perfettiva da l’inferiore al superiore, bisogna che l’amor sia dal men bello al piú bello per acquistare de la sua bellezza e unirsi con quella: e cosí di grado in grado superiore successivamente, fino a l’unione de la natura intellettuale creata con la sua bellezza e a la sua fruizione nel sommo buono mediante l’ultimo amore di quella, che è causa de l’atto unitivo de l’universo col suo creatore, il qual è ultima sua perfezione.

Sofia. Mi piace non poco intendere l’intero circulo degli amori de l’universo, conforme a quello de li gradi de li enti: e con questo conosco che ’l fin degli amori de l’universo [è che] sono per ultimo atto unitivo col suo creatore, perché l’amori produttivi sono per li reduttivi e li reduttivi tutti successivamente sono per l’ultimo amore, che induce l’ultimo atto unitivo de l’universo col sommo buono, che è l’ultima perfezione di quello: in modo che tutto ciò che usci da quella pura e bellissima unitá divina fu perché, reducendo l’universo, ritornasse ne l’unione di quella, ne la quale il tutto come perfetto si beatificasse. Ma ricordati, o Filone, che tu m’hai detto che ’l fin d’ogni amore è la dilettazione de l’amante ne la cosa amata, e dicesti che ’l fine de