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396 i bernardi

          Bernardo. Piro si nomina,
          piamontese.
          Girolamo. E Piro è vivo?
          Bernardo. E trovasi
          in questa terra.
          Girolamo. Orsú! Piro producasi:
          e, se non mi conosce per Girolamo
          Fortuna, siemi fatto quel ch’i’ merito;
          ma, se dice giá mai che ei sia Giulio
          mie’ figliuol, i’ vo’ certamente credere
          non esser piú ch’i’ son.
          Bernardo. Questo fia facile.
          Girolamo. Si. Ma non sará Piro, poi.
          Bernardo. Veggasi.
          Messer Rimedio. Veggasi: e’ dice ben.
          Bernardo. Orsú! Lasciatemi
          ir con mie’ sorella.
          Girolamo. Questo non piacemi.
          La mie’ figliuola vo’ i’ qui. Tu vattene
          dove ti pare.
          Bernardo. E tu ritener credimi
          la mie’ sorella? Non fie ver; non usansi
          questi modi, in Firenze. Domandatela,
          gentiluom, se vi piace, se fratello
          gli sono; e i’ son contento al tutto starmene
          al detto suo.
          Messer Rimedio. Che di’, fanciulla?
          Spinetta. Dico
          di si; ch’è mio fratel.
          Bernardo. Che testimonio
          altro volete?
          Girolamo. Io son tuo padre?
          Spinetta. Dubito
          di questo, che non posso riconoscere
          mie’ padre.
          Girolamo. Né manco puo’ riconoscere