Opere italiane (Folengo)/Nota/I. Orlandino

Nota - I. Orlandino

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Nota Nota - II. Caos del Triperuno

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ORLANDINO

Le edizioni dell ’Orlandino (compiamo con l’indicazione delle ultime, l’elenco datone dal Brunet, Manuel 5 , u, 1319-20, dal Grasse, Trésor , 11, 609 e dal Melzi-Tosi, Bibliogr. dei romanzi e poemi cavaller. ila/. 9 , Milano, 1865, p. 191) sono le seguenti:

. Orlandi- | no per Limerno Pi- | tocco da Mantoa \ composto ; e in fine : Stampato in Vinegia per Gioí’anni \ Antonio e fratelli da Sab- | bio. MDXXVI (rarissima). Le parole, con cui termina la c. 92 (ultima del volume): «Segue il Chaos del \ vtedemo authore», non indicano (come parve al Brunet) che nello stesso anno siasi dovuto pubblicare il Caos, che in taluni esemplari d é\V Orlandino dei 1526è effettivamente rilegato nello stesso volume; giacché è noto che il Caos fu primamente edito nel 1527. Dalle medesime parole, invece, noi dobbiamo dedurre che si tratti d’una reclame anticipata, come si usa di continuo oggidí ; e in quelle poche copie del primo Orlandino , che lo portano, dovette il testo del Caos essere aggiunto posteriormente, per comodo del lettore, in una unica legatura.

2. Una ristampa della precedente è quella impressa a Vinegia, per Gregorio de’ Gregori, 1526, in 8°, di cui ci dá notizia soltanto il Fontani ni-Zeno, Bibliot. dell’eloq. ita/., 1, 302 n. Oggi è irreperibile.

3. Orlandino qual \ tratta d’arme e d’amor per Li- \ memo Pitocco da Man- | tua composto. Et con | gratin novanienle impres- | so. MDXXVII; e in fine (c. lxvi): «Impresso in Arimino per Hieronimo Son- | cino: ne l’anno del Signore | MCXXVII» (cfr. G. Manzoni, Annali tipograf. del Sondai, Bologna, 1885, iv 1 , 125). — Rispetto alla precedente, è mutila: manca, infatti, de’ passi seguenti: [p. 264 modifica]

c. i, str. 31; in, 65; iv, 72-73; v, 60; del tratto che va da vii, 67 sino a vili, 85 (l’episodio di Griffarrosto); e de\V Apologia dell’autore, che nell’ediz. 1526 occupa le cc. 9o T -92 r .

Si è discusso quale di queste edizioni sia stata pubblicata per la prima. Il Portioli (Le opere maccher. di Merlin Cocai, Mantova, 1882-1890, III 1 , vm sgg.) sostiene che la Sonciniana, non ostante la data piú tardiva (1527), che si legge nel frontispizio e nell’ultima carta, abbia preceduto la Sabbio (1526), per due principali ragioni: perché è mutila rispetto a quest’ultima, nella quale i luoghi aggiunti hanno a ritenersi modificazioni posteriori del pensiero del poeta ; e perché nella supplica diretta dal libraio Nicolò Garanta al senato veneziano in data 3 novembre 1526 (cfr. Portioli, op. cit., I, xlii) è giá fatto ricordo dell’«Orlandino con la giuntar», ossia del poemetto con l’episodio di Griffarrosto. Ma questi motivi non sono per se stessi probanti, e, quel eh’è piú, non ispiegano la posticipazione della data impressa nella Sonciniana: noi li abbiamo giá confutati altrove (in Giornale stor.

d. lett. Hai., xxiv, 72-75 e xxxv, 392) con una serie di argomenti, che ci hanno indotto altresi a sospettare di una edizione dell’ Orlandino, oggi perduta, la quale avrebbe dovuto precedere la Sabbio e la Solicino. Qui vogliamo aggiungere, riguardo alla pretesa testimonianza offerta dalle parole del Garanta, che queste, tutt’al piú, permettono la congettura che, accanto al testo completo de\V Orlandino, del quale la i a ediz. a noi pervenuta risale al 1526, fosse messo in circolazione un testo mutilo a stampa, di cui la prima e unica stampa a noi pervenuta sarebbe quella del 1527. E ciò, senza escludere‘la possibilitá che, ancor prima di queste due date, copie complete e mutile dell’ Orlati ditto corressero fra le mani di molti, manoscritte, se non pur stampate; come lascia congetturare il seguente passo del poema (viri, r, ediz. 1526):

L’istoria del beato Griffarrosto che per domenticanza ne la penna ri masta in’era.

D’altra parte è bene richiamare l’attenzione del lettore sul seguente passo dell ’Apologia dell’autore, pubblicata, si noti, in calce all’ediz. 1526:

%

Ma veramente, poscia che questa favoletta mia de l ’Orlandino, sincerissimamente da me composta, uscita mi è dalle mani per complacenzia di chi solo comandar mi puote, dirò con baldanza non manco essere lo [p. 265 modifica]

numero de’ commentatori ed interpreti che di medici temerari, de li quali se rarissimi sono (riguardato il numero loro copiosissimo) li periti conoscitori delli occurrenti morbi, niuno al tutto commentator de VOrlandolo mio essere verace sin qua ho isperimentato . Nulla

di manco la mera intenzione de l’autore non viene in alquanti accomodatamente intesa, la qual è via piú presto inclinata in biasmar li mordaci di essa [fede] che morder universalmente la candidissima fede nostra. E in segno manifesto di mia sinciritade quelle pochette bestemie pongo sempre in bocca ad alcuno tramontano, donde li errori il piú delle volte

sogliono repullulare.S’io pongo la istoria di monsignore Griffarrosto, la

intenzione mia non fu perú d’alcuna particolaritade conceputa, ecc. fsi veda nel I voi., pp. 167-168).

Donde si ricava, oltre quanto abbiamo giá detto, che specialmente la storia dell’abate Griflfarrosto, nel quale si voleva identificare qualche alto ecclesiastico (ad es. l’abate Ignazio Squarcialupi, acerrimo persecutore, coni’è noto, del F.), gli veniva addebitata a colpa gravissima. Pertanto, la Sonciniana a noi pervenuta può rappresentarci un tentativo del poeta per far tacere i Mevi blateranti a suo danno, ispirato ai medesimi criteri che lo ebbero a guidare nel rifacimento del Baldo-, essa è la ristampa dell’ Orlandino, che il F. fece ad usurn Delphini , sopprimendo o attenuando accenni antimonastici (si confronti ad es. v, 57 nelle due edizz.) e togliendo per intero il deplorato episodio. Della circostanza, poi, si valse per fare al poemetto parecchi ritocchi stilistici, allo scopo di correggere qualche sciatteria o scorrettezza incorsa nella precedente edizione (ad es. 1, 19, 28, 62; 11, 22, 48; in, 9, 53; iv, 22, ecc.).

Riassumendo, VOrlandino corse per le mani di molti ancor prima che fosse consegnato all’editore: integro lo pubblicarono i Sabbio nel 1526; mutilo, in senso ortodosso, il Sonano l’anno seguente.

4. Orlandi- \ no per Limerno Pi- | tocco da Mantoa | composto , e in fine: «Venet., Melch. Sessa, 1530 del mese di decembrio».

5. Id. id. — stampatovi Vinezia per Merchiò Sessa | MDXXXIX. (Questa riproduce la precedente; ed entrambe riproducono, anche nel formato, nel numero delle carte e nella distribuzione delle ottave per ogni carta, la Sabbio 1526. Se ne avvantaggiano per la correzione di parecchi errori di stampa.

6. Orlan- \ ditto. Per Limerno | Pitocco da \ Mantoa compo- | sto |) in Vinezia | , appresso d’Agostino \ Bindori | 1550; e in fine: [p. 266 modifica]

Stampato iti Vinczia per Agustino di \ Ftindori ne l’anno del Signore | MDL. — Ha figure in legno.

Meno rara delle precedenti, tutte rarissime : riproduce la Sabbio 1526, correggendo i piú grossolani errori tipografici, ma aggiungendone altri.

7. Orlandino di Limano Pitocco , nuovamente stampato, diligentemente corretto ed arricchito di annotazioni, Londra e Parigi, presso Molini, 1773, a cura di Clariso Melisseo (nome di pastore arcade, che non potei identificare). 11 testo è completo: quindi suo fondamento è la Sabbio 1526; sono però accolte parecchie delle varianti stilistiche della Sonciniana. Per altro, la Moliniana non può dirsi un’edizione critica, giacché chi la curò si fece lecito di ammodernare il testo originario, rispetto all’ortografia, alla sintassi e al lessico, sostituendo spesso a parole dialettali, care al F., le corrispondenti nell’uso comune; e tutto ciò con tale libertá, che VOrlandino può dirsi del tutto sfigurato, il buon Clariso Melisseo, le cui note spesso dimostrano accortezza non piccola, non seppe rinunziare all’agghindamento arcadico.

La Moliniana è stata ristampata in-12 0 nel 1775: cfr. Bibliograp/iie clèrico galante, Paris, 1879, p. 80.

8. Raccolta dei piú celebri poemi eroicomici italiani , Firenze, Prato, 1841-2, 1, 849 sgg.

9. Parnaso classico-italiano , fase, ci-cvm: L’Orlandino di Teofilo Folengo , Venezia, Antonelli, 1842, pp. xx-212.

10. A. Portioli, Le opere maccheroniche di Merlin Cocai, voi. in, parte 1 : L’Orlandino di Limerno Pitocco, Mantova, G. Mondovi, 1888. — É l’edizione oggi piú accessibile. Il Portioli ha il merito di essere risalito al testo della prima stampa (1526), tenendosi lontano dai rammodernamenti troppo arbitrari ; delle altre non ha consultata la Sonciniana, per quanto la conosca e la discuta, giacché nello scarso apparato critico, che tien dietro al testo (pp. 159-163), rilevando alcune varianti stilistiche della Moliniana e dell’Antonelliana, non dice mai che derivano dalla Sonciniana, e che quindi risalgono direttamente all’autore ; epperciò le critica a torto. Ma, per altri rispetti, l’ed. Portioli ci fa rimpiangere le cinquecentesche, purtroppo rarissime e quasi inaccessibili, perché è bruttata da una fitta selva di errori di stampa, di false lettere, di interpunzioni cervellotiche, di emendamenti arbitrari, di versi metricamente zoppicanti (un saggio brevissimo pel primo canto detti io stesso in Scamp . folengh ., Trapani. 1898, p. 44), che in [p. 267 modifica]

numerosi luoghi sfigurano il senso o lo rendono addirittura incomprensibile. Il lettore curioso potrá avere di ciò la riprova, confrontando, nel testo qui da noi curato e in quello del Portioli, i seguenti passi, che sono un saggio appena delle numerose correzioni da noi introdotte: c. 1, str. 7, v. 6; 1, 16, 7; 1, 28, 1-2; 1, 31, 1; 1, 32, 8; 1, 37, S; 1, 46, 3-6; 1, 53, 6; i, 55, 7; 1, 59, 3; 1, 62, 4; 1, 65, 7; n, 1, 2; 11, 18, 8; il, 22, 6; II, 35, 7; II, 41, 8; li, 44, 1-2, 5-6; il, 46, 3; li, 62. 3; 11, 67, 2; 11. 69, 7; 11, 70, 5; 11, 71, 5-6, 8; ni. 1, 1-5; in, 3, 3-4, 8; ni, 9. 3-6; in, 15, 2; in, 17, 7; in, 25, 1; in, 27, 7; in, 32, 5; in, 38. 8; in, 43, 5-8; in, 46. 1; in, 48. 8; in, 49, 3-7; in, 52, 4; in, 58, 6; ni, 66, 7: in, 77. 4; ni, 82, 4; in, 83, 7; iv, 5, 8; iv, 6, 8; iv, 8, 6; iv. 14. 6 8; iv; 18, 2; iv, 19, 1-4; iv, 22, 3; iv, 24, 4; iv, 26,5; iv, 30, 6; iv, 38, 2; iv, 41, 2; iv, 49, 6; iv, 58, 6; iv, 61, 8; iv, 67,

1-4; v, 6, 1; v, 8, 8; v, 9, 7; v, 11, 5-8; v, 14, 5-6; v, 22, 3; v,

24, 31 v, 25, 2; v, 46, 2, 8; v, 50, 7; v, 54, 4f v, 60, 1-2; v,

62, 3; v, 70, 4; v, 71, 4; v, 77, 3; vi, 3, 4; vi, 8, 3-4, 8; vi,

9. 8; vi, 18, 3; vi, 19, 1-2; vi, 20, 7; vi, 25, 5; vi, 28, 2; vi, 39, 2, 4; vi, 41, 7: vi, 49, 1-2; vi, 55, 1; vi, 57, 3; vii, i, 7; vii, 2, 6 e 7; vii, 7, 6; vii, io, 5; vii, ii, 6; vii, 13, 1-2; vii, 16, 8; vii, 23, 5-8; vii, 27, 3-6; vii, 33, 6; vii, 39, 6; vii, 42, 5; vii, 56, 1; víi, 58, 4, 8; vii, 68, 2-5; vii, 69, 1; vili, 11, 2-8; vm, 12, 5; vm, 14, 8; vm, 21, 1. 6; vm, 24. 3; vili, 39, 2-3; vm, 41,6: vm, 52, 3; vm, 67, 6; vm, 88, 4.

Quanto precede illustra di per sé i criteri seguiti nella presente edizione: ritornare il piu che si poteva al testo originario della Sabbio 1526, correggendolo degli evidenti svarioni tipografici e rinnovandone l’interpunzione (non piccola impresa, quest’ultima, ma non meno importante per la compiuta intelligenza del testo, piú volte sfigurato e incomprensibile nella stessa Sabbio); ed accogliere le varianti formali della Soncino 1527 solamente in quei pochi luoghi, nei quali appariva manifesta la tendenza dell’autore a correggere per intento di chiarezza o di eleganza stilistica.

Per il contenuto e la valutazione estetica de\V Orlandino si possono consultare: Vincenzo Russo, Za Zanitonella e /‘Orlandino di T. F., Bari, Petruzzelli, 1890 (cfr. Giorn. stor. d. lett. it ., xvii, 168-169); N. Marchkselli, Note di letteratura italiana, Cesena, tip. cooperai, 1S93; B. Zumbini, Studi di lefterat. Hai., Firenze, 1894; F. Flamini, Il Cinquecento (collez. Vallardi), p. 155; F. Foffano, Il poema cavalleresco (nei Generi letterari, collez. Vallardi), pp. 212-214.