Oh Dio, che dolci guerre ed aspre paci

Bartolomeo Dotti

XVII secolo Indice:AA. VV. - Lirici marinisti.djvu Sonetti Letteratura III. Amantium irae Intestazione 12 agosto 2022 100% Da definire

Angelica mia voce, indarno ormai Tornatevene pur, note mendaci
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III

AMANTIUM IRAE

     Oh Dio, che dolci guerre ed aspre paci
ebbi con Filli! E l’una e l’altro sordo
giá da le strida, in qualche bacio ingordo
punto facean le nostre lingue audaci.
     Pareano i labri, al disfidar mordaci,
replicarsi tra lor: — Tu mordi, io mordo; —
ma stanchi poi con volontario accordo,
ai morsi patteggiar pausa di baci.
     Armati risorgean d’ire moleste,
ma succedean fra lor, giunti a le strette,
segni di pace a le minacce infeste.
     Cosí ’l mar, cosí ’l ciel talor permette
le perle scintillar fra le tempeste,
le gioie sfavillar fra le saette.