Occhi e nasi/Gli ultimi fiorentini/Jam fuimus!

Jam fuimus!...

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Gli ultimi fiorentini Gli ultimi fiorentini - Firenze e i fiorentini


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Jam fuimus!...


— I morti vanno lesti!, — dice una vecchia ballata: ma io conosco dei vivi che se ne vanno più lesti anche dei morti e sono i fiorentini.

Intendiamoci subito: io parlo dei fiorentini veri, di quelli, cioè, che fiorivano prima della decadenza o, come chi dicesse, prima dei bassi tempi del Palladio e della Capitale provvisoria.

Fra quei fiorentini lì e i fiorentini apocrifi de’ nostri giorni ci corre la stessa differenza che passa fra il vecchio zecchino d’oro della Repubblica e il moderno bottone da camicia di metallo giallo.

Oggi com’oggi, Firenze è una città che conta una popolazione di circa centocinquantamila bottoni di metallo giallo.

I veri fiorentini sono spariti. È grazia di Dio se ce ne rimangono ancora tre, o tutto al più, quattro; perchè il quinto comincia già a peritarsi, a dare in ciampanelle, a ciurlare nel manico e, per viltà o per malinteso rispetto umano, s’è già rassegnato fino a dire, come tutti gli altri, «Piazza [p. 182 modifica]della Signoria» invece «Piazza del Granduca» credendo forse quel povero illuso, col dir così, di passare per un buon italiano, mentre si dà a conoscere semplicemente per un italiano faceto. Doloroso equivoco, questo qui, che in tempi di ribollimenti politici ha fatto sempre molte vittime, specie fra i liberali d’acqua dolce.

Il vero fiorentino invece si ostina a dire anche oggi «Piazza del Granduca» e lo fa a fin bene; perchè, secondo lui, la storia non si legge tutta nella storia, ma si legge un po’ da per tutto: magari, anche nei vecchi nomi delle strade e delle pubbliche piazze.