Notizie storiche delle maioliche di Castelli e dei pittori che le illustrarono/Capitolo IX

Capitolo IX

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Capitolo VIII Capitolo X
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Capitolo Nono.

Brevi notizie di altri pittori Castellani.



Per rendere complete le memorie de’ nostri pittori, ho creduto opportuno toccare brevemente in questo luogo, non solo di quelli di minor fama, ma anche di coloro, de’ quali ci è ignota la perizia nell’arte, ad onta che per sinceri documenti si conosca che attesero alla pittura. Se in avvenire si rinverranno maioliche segnate del loro nome, questi cenni basteranno per far aperto, che tali lavori uscirono dalla nostra Castelli.

CAPPELLI STEFANO dipingeva mezzanamente verso il cominciare del secolo XVII. Il suo nome si legge nelle maioliche dipinte esistenti nella Chiesa di S. Donato presso Castelli.

CAPPELLETTI NICOLA nacque a’ 26 marzo del 1691 da Berardino e Superna Grue, e morì a’ 22 ottobre 1767. Si fa menzione di questo pittore nel catasto di Castelli compilato nel 1743, ma s’ignora quanto valesse nella sua arte.

[p. 99 modifica]FILIPPI GIROLAMO artista di poco valore, che dipingeva nel 1615, come si scorge nelle maioliche della Chiesa di S. Donato.

FILIPPI JACOBO dipinse nel 1616 molte maioliche per la Chiesa di S. Donato, nelle quali s’incontra spesso il suo nome.

FRANCESCO (DI) BERARDINO è a noi noto per alcune mediocri pitture in maioliche da lui operate nella Chiesa di S. Donato.

FRANCESCO (DI) GIO: ANTONIO dipinse mezzanamente sulla maiolica nel principio del seicento, come ne fan fede le sue pitture in S. Donato.

FRATICELLI PASQUALE è venuto a notizia nostra per alcune maioliche da lui dipinte per la Chiesa di S. Donato: le quali mostrano come mezzanamente valse nella sua arte.

FUINA NICOL’AMATO nato a’ 20 ottobre 1721, non passò il mezzano nell’arte di dipingere la maiolica. Egli fu padre del pittore Gesualdo Fuina, ed è ricordato nell’antico catasto di Castelli.

GENTILE BERARDINO, detto il vecchio, per distinguerlo da Berardino suo nipote, di cui abbiamo fatto parola nel capitolo antecedente. Fu uno di coloro che molto si adoperarono per tornare in luce la pittura in maiolica in Castelli. Conservo di lui un quadretto, in cui è dipinto un crocifisso, appiè del quale vi scrisse questo ricordo:

Questo Crocifisso del Carmine lo fece Berardino Gentile per sua devozione, 1670.

[p. 100 modifica]Di questo pittore ignorasi il dì della nascita: solo si conosce che morì a’ 12 maggio 1683.

GENTILE GIACOMO il vecchio fu zio del pittore dello stesso nome. Nacque da Berardino e Giustina Cappelletti nel settembre del 1668, e morì il dì 17 settembre del 1713. Una lettera scrittagli dal Marchese della Valle, venuta alle mie mani, ci ha conservata la memoria di questo artefice. Mi piace di qui riferirla a parola.

«Perchè prontamente mi necessitano tutti li vasi storiati, che stanno in vostro potere per farli cuocere; perciò v’incarico colla presente a dover sollecitare la cottura di essi, e farneli subito qui capitare, perchè n’ho di bisogno; e stando sicuro della vostra attenzione priego Dio vi ecc...

Tossicia 28 del 1707.

Alarcon».


A Giacomo Gentile Maestro Fig.lo

Castelli.

GIACOBBE (DI) GASPARE nato a’ 7 luglio 1714, è ricordato come pittore dal catasto di Castelli del 1743, ma non ci è noto di quanto merito egli fosse.

GRUE GIOVANNI morto a’ 29 agosto del 1678, sappiamo che attese all’arte del dipingere, perchè nel registro de’ morti della Badia di Castelli, il Parroco di quel tempo al nome di lui aggiunse il titolo di pittore.

GRUE GIOVANNI il giovine, così detto per distinguerlo dall’avo sopra mentovato. Nacque nel 1698, e morì nel 1752. Il catasto antico di Castelli ci dà notizia di lui; ma ignoriamo la sua perizia nel dipingere.

[p. 101 modifica]GRUE NICOLÒ TOMMASO figlio dell’anzidetto, visse dal 1726 al 1781. Sappiamo dal catasto del 1743, che questi diede opera alla pittura, nella quale però passò appena il mezzano.

GRUE PIETRO VALENTINO nato nel 1701, e morto nel 1776 fu notaio e non mediocre pittore, come si conosce per tradizione.

GUERRIERI GIOVANNI dipingeva sul cominciare del secolo XVII, come lo mostrano alcune pitture non molto pregevoli, segnate del suo nome, esistenti nella Chiesa di S. Donato.

LOLLI ANTONIO. Un piatto pregevolissimo del Museo Bonghi, nel quale è dipinto il Giudizio di Paride, ha fatto giungere sino a noi la notizia di questo pittore, che vi ha notato il suo nome così:

antonius lollus de castellis inventor

Dalla sua maniera di dipingere si può argomentare che fiorì nel secolo XVI.

MARTINIS (DE) TOMMASO visse dal 1697 al 1768. Secondo che si legge nel catasto antico di Castelli, egli attese alla pittura in maiolica, nella quale valse più che mediocremente.

MATTUCCI FRANCESCO nacque nel 1718, e morì nel 1798. Che si applicò a dipingere le maioliche ne fa fede l’antico catasto castellano del 1743: ma quanto valse s’ignora.

MATTUCCI STEFANO nato nel 1691, si diede alla pittura, come sappiamo dal catasto antico; ma non si ha notizia dalla sua perizia in detta arte.

[p. 102 modifica]OLIVIERI DOMENICO ANTONIO fu notaio e pittore, come l’antico catasto ci accerta: conoscesi per tradizione che dipinse sulla maiolica non spregevoli paesaggi. Visse dal 1710 al 1793.

POMPEI ORAZIO dipingeva sulla maiolica castellana verso la metà del secolo XVI: di lui si è parlato al Capitolo VI.

POMPEI ORAZIO il giovine, forse fu nipote del sopradetto, il quale già avea finita sua vita sul declinare del secolo XVI: dipinse costui alcune maioliche per la Chiesa di S. Donato nel 1616. poi RINALTO MARCANTONIO fu pittore mediocre del secolo XVII, come chiaramente si vede dalla pittura in maiolica della Chiesa di S. Donato segnata del suo nome.

RUSSI MATTIA visse dal 1717 al 1790. Il catasto di Castelli del 1743 fa menzione di questo pittore, di cui non si conosce il valore nell’arte che professava.

SETTA BARTOLOMEO nato nel 1729 è giunto a nostra notizia mediante l’antico catasto che gli dà titolo di pittore: ma il suo merito, come il dì della morte, è incerto.

SETTA SIMONE pittore del secolo XVII, che non passò il mediocre col suo pennello. Si veggono alcune sue pitture nella Chiesa di S. Donato.

TIBERI PIETRANTONIO è ricordato qual pittore nel catasto del 1743. Dipinse sulla maiolica paesi ed animali di non spregevole lavoro. Visse dal 1720 al 1781.

TRUO NICOLA dipingeva mediocremente nel 1616; il suo nome si legge tra coloro che dipinsero le maioliche della Chiesa di S. Donato.