Capitolo 71
Del reame d 'Erguil

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Capitolo 71
Del reame d 'Erguil
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E quando l’uomo si parte di questo Canpitui che io v’ò contato, l’uomo vae 5 giornate per luogo ove è molti spiriti, li quali l’uomo gli ode parlare per l’aria la notte piú volte. A capo di queste 5 giornate, l’uomo truova uno reame ch’à nome Erguil, e è al Grande Kane; e è de la grande provinc[ia] di Tengut, che àe piú reami. Le genti sono idoli, e cristiani nestorini, e quegli che adorano Malcomet. E v’àe cittadi asai, e la mastra cittade à nome Ergigul.

E uscendo di questa città, andando verso Catai, si truova una città ch’a no(m)e Singui. E àvi ville e castelle assai, e sono di Tangut medesimo, e è al Grande Kane. Le genti sono idoli, e che adorano Malcomet, e cristiani. E v’à buoi salvatichi che sono grandi come leofanti, e sono molto begli a vedere, ché egli sono tutti pilosi, fuor lo dosso, e sono bianchi e neri, lo pelo lungo 3 palmi: e’ sono sí begli ch’è una meraviglia. E de questi buoi medesimi ànno de’ dimestichi, perch’ànno presi de’ salvatichi e ànnogli fatt’alignare dimestichi; egli gli caricano e lavorano con essi, e ànno forza due cotanto che gli altri.
E in questa contrada nasce lo migliore moscado che sia al mondo. Sapiate che ’l moscado si truova in questa maniera, ch’ell’è una picciola bestia come una gatta, ma è cosí fatta: ella àe pelo de cerbio, cosí grosso lo piede come gatta, e àe 4 denti, due di sotto e due di sopra, che sono lunghi tre dita e sono sotile, li due vanno in giuso e le due in suso. Ell’è bella bestia.

Lo moscado si truova in questa maniera, che quando l’uomo l’àe presa, l’uomo truova tra la pelle e la carne, dal bellíco, una postema, e quella si taglia con tutto ’l cuoio, e quello è lo moscado, di che viene grande olore. E in questa contrada n’àe grande abonda(n)za, cosí buono com’i’ v’ò detto.

Egli vivono di mercatantia e d’arti, e ànno biade. La provincia è grande 15 giornate. E v’à fagiani due cotanto grandi ch’e’ nostri: egli sono grandi come paoni, un poco meno; egli ànno la coda lunga 10 palmi e 9 e 8 e 7 almeno. Ancora v’à fagiani fatti come quegli di questo paese.

Le gente sono idole, e grasse, e ànno piccolo naso, li capelli neri; non ànno barb[a] se no al mento. Le donne non ànno pelo adosso in niuno luogo, salvo che nel capo; elle ànno molto bella carne e bianca, e sono bene fatte di loro fattezze, e molto si dilettano con uomini. E puossi pigliare tante femine come altri vuole, abiento il podere; e se la femina è bella e è di piccolo legnaggio, uno grande uomo la toglie e dàe a la mad(r)e molto avere e di ciò ch’egli s’accordano.

Or ci partiamo di qui, e anderemo a un’altra provincia verso levante.