Capitolo 61
Di Ca(n)picion

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Capitolo 61
Di Ca(n)picion
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Canpicion è una cittade ch’è in Ta(n)gut, e è molto nobile e grande; e è capo della provincia di Tangut. La ge(n)te sono idoli, e àvi di quelli ch’adorano Malcomet, e èvi cristiani; e èvi in quella città 3 chiese grandi e belle. Gl’idoli ànno badie e monisteri secondo loro usanza; egli ànno molti idoli, e ànnone di quegli che sono grandi 10 passi, tale di legno, tale di terra e tali di pietra; e sono tutti coperti d’oro, molto begli.

Or sappiate che gli aregolati degl’idoli vivono piú onestamente che gli altri. Egli si guarda de lusuria, ma no l’ànno per grande peccato; ma se truovano alcuno uomo che sia giaciuto con femina contra natura, egli lo condanna a morte. E sí vi dico ch’egli ànno lunare come noi abiamo lo mese. E è alcuno lunare che niuno idolo ucciderebbe alcuna bestia per niuna cosa; e dura per 5 giorni, né non manicherebboro carne uccisa in quegli 5 die. È vivono piú onesti questi 5 die che gli altri. Egli prendono fino in 30 femine e piú e meno, secondo chi è ricco, ma sapiate che la prima tiene per la migliore; e se alcuna non li piace, egli la puote bene cacciare. Egli prendo per moglie la cugina e la zia, e nol tengono peccato. Egli vivono come bestie.

Or ci partiamo di qui, e conteremovi d’altre verso tramontana. E sí vi dico che messer Niccolò e messer Mafeo e messer Marco dimorarono uno anno per loro fatti in questa terra. Ora anderemo 60 giornate verso tramontana.