Libro de' Vizî e delle virtudi/Capitolo LXXI

Delli ammonimenti della Iustizia.

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Delli ammonimenti della Iustizia.
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Appresso venne la Giustizia ad aprire i suoi ammonimenti, e disse: - Figliuol mio, io tegno le chiavi della terza porta di paradiso, e non diserro a neuno la detta porta, se non è d’animo giusto, e redde ragione a ogni persona a cui è obligato. Ed è l’uomo per tre ragioni obligato: per ragione scritta e per ragione non scritta e per ragione naturale; per ragione scritta, cioè o per legge romana o per istatuto; per ragione non scritta, cioè per alcuna usanza che sia tenuto d’oservare.

- Per ragione naturale è l’uomo obligato in sei modi, cioè per via di religione, per via di pietà, per via d’amore, per via di vendetta, per via d’osservanza, per via di verità. Per via di religione è l’uomo obligato naturalmente a Dio; per via di pietà è obligato il padre al figliuolo e ’l figliuolo al padre e lo cittadino alla sua città; per via d’amore è obligato il parente al parente e l’amico all’amico; per via di vendetta è obligato il nemico al nemico; per via d’oservanza è obligato il suggetto al segnore; per via di verità è obligato naturalmente l’un uomo a l’altro.

E io dissi: - Fammi bene intendere come l’uomo è obligato a Dio naturalmente per via di religione -. Ed ella disse: -Religione ha sotto sé tre virtù, secondo ch’io t’ho detto di sopra, cioè fede, carità e speranza. Per la fede si conosce e crede Idio; per la carità s’ama e obedisce e portalisi reverenza; per la speranza s’ha ferma credenza d’esser da Dio guiderdonato. Tutte le dette cose siàn tenuti di rendere e di fare a Dio naturalmente; e quelli è in verace religione e redde a Dio perfettamente sua ragione, che tutte le dette cose li rende, cioè che conosce e crede Dio, e amalo e ubidiscelo e falli reverenza e ha in lui ferma speranza d’esser del ben guiderdonato.

E quando ebbe cosí detto, dissi: - Mostrami come il padre al figliuolo e il figliuolo al padre e ’l cittadino alla sua cittade è naturalmente obligato per via di pietade -. Ed ella disse: - Il padre è tenuto al figliuolo naturalmente di fare tre cose, cioè nutricarlo e amonirlo e gastigarlo: nutricarlo, perché cresca e possasi aiutare; amonirlo di Dio e darli di buoni costumi, perché sia buono; gastigarlo di peccati e de’ mali, perché non doventi reo. E ’l figliuolo è tenuto di rendere al padre altre tre cose, cioè onorarlo, ubidirlo e sovenirlo: onorarlo, per lo benificio che n’ha ricevuto; ubidirlo, perché li sono utili i suoi comandamenti; sovenirlo quand’è bisognoso, per renderli cambio de’ suoi benificî. E ’l cittadino è tenuto naturalmente di rendere alla sua città due cose, cioè consigliarla e atarla: consigliarla è tenuto, cioè darle buoni e diritti consigli; atarla è tenuto in su’ bisogni e pericoli suoi. E tutti questi si muovono a rendere loro ragione, come ho detto di sopra, per via di pietade. E quando ebbe cosí detto, dissi: - Dimmi come l’amico è obligato a l’amico, e ’l parente al parente, naturalmente per via d’amore -. Ed ella disse: - L’amico è tenuto a l’amico, e ’l parente al parente, a due cose, cioè a consigliarlo e aiutarlo: a consigliarlo è tenuto, cioè a darli fedeli e diritti consigli; ad atarlo è tenuto in su’ bisogni e pericoli suoi. E a queste cose fare si muove l’amico o ’l parente solamente per amore che nel suo amico e parente dé avere.

E quando ebbe cosí detto, dissi: - Dimmi in che modo è obligato il nemico al nemico naturalmente per via di vendetta -. Ed ella disse: - Quando il nemico vuole offendere al suo nemico, questi che vuol essere offeso si può naturalmente difendere da lui e non lasciarsi fare né forza né ingiuria; e questo cotale difendere è appellato vendetta, e la ragione che ’l nemico contra ’l nemico puote usare, cioè di difendersi da lui, acciò che forza né ingiuria no li faccia. E avegna che per questa via si possa redder naturalmente ragione al nemico, Dio volle che colui che vuol esser perfetto questa cotale ragione contra ’l nemico non usi, né si difenda da lui. Onde dice il Vangelio di colui che vuole esser perfetto: "Chi ti dà nell’una gota, para l’altra; e chi ti vuol tòrre la gonnella, dagli con essa la guarnacca".

E quando ebbe cosí detto, dissi: - In che modo è obligato il suggetto al signore naturalmente per via d’osservanza? -Ed ella disse: - Il suggetto è tenuto al segnore a tre cose, cioè onorarlo, ubidirlo e venerarlo con molta reverenzia: ché a queste cose li è obligato naturalmente per via d’osservanza, perché sempre è cosí usato di fare.

E quando ebbe cosie detto, dissi: - In che modo è obligato un uomo a l’altro naturalmente per via di veritade? - Ed ella disse: - L’un uomo a l’altro èe obligato naturalmente di dire verità e servarli quello che giustamente li promette. E anche è tenuto l’un uomo a l’altro a tre cose, cioè sovenirlo, sopportarlo e gastigarlo: sovenirlo quand’è bisognoso; soportarlo quand’è infermo over matto; gastigarlo quando e’ vede ch’elli erra in commettere o fare alcun peccato. In tutti i modi che son detti di sopra dé rendere l’un uomo a l’altro la ragion sua, a cui è obligato, acciò che la mia porta di paradiso gli diserri.