Lettere (Andreini)/Lettera CII

CII. Scherzi amorosi honesti.

../Lettera CI ../Lettera CIII IncludiIntestazione 5 febbraio 2016 75% Da definire

CII. Scherzi amorosi honesti.
Lettera CI Lettera CIII
[p. 96v modifica]

Scherzi amorosi honesti.


D
A quel giorno, ch’io vi vidi (ò bellissima Donna) obliai non sol tutte l’altre cure, e tutti gli altri pensieri; ma me stesso ancora, e furono gli occhi miei cagione di tanto danno per esser di sovverchio desiderosi di mirar lo splendor de’ vostri, ilquale turbò in un punto tutti i miei sensi, il cuore, e l’anima mia, e ben m’avveggo, che fui come quel cervo, che non s’accorge dei cacciatori, che lo seguono, sintanto, ch’egli non si sente ferito; e quando hà ricevuto il mortal colpo fugge ben (lasso) i cacciatori: ma non fugge però quella ferita, e quel dolore, che lo conduce à morte. Così dopò l’havervi veduta poco valse, ch’io vi fugissi, portando io meco in ogni luogo i miei tormenti, e le mie piaghe: ma, s’Amore arde il cuor mio di così bella fiamma, e se nell’Impero suo mi sono così dolci le pene, che languendo gioisco, stolto à che mi lagno? à che mi querelo? Bramate pur voi debili amanti à cui non da ’l cuore di sostener gli amorosi martiri i conforti, e le gioie, ch’io per me non cambierei il minimo de’ miei travagli con la maggior vostra felicità, godendo dell’honorata mia prigione, e godendo parimente di vedermi ardere, e ’ncenerire da così nobil fuoco, e s’alcuna volta

[p. 97r modifica]scioccamente mi dolsi, hò più dolore d’essermi doluto, ch’io non hò dell’istesso dolor, ch’io sostengo, posciache i travagli de i veri amanti, fanno la gloria della lor servitù più bella; & hora che con occhio di prudenza guardo al mio felice stato, scorgo, che niuna cosa mi potrebbe esser noiosa fuor, che ’l veder que’ begli occhi far copia ad altrui delle lor fiamme, e delle lor saette. Dunque, se mai avverrà (ilche tolga Amore) che vi cada in animo Signora mia, che gli occhi vostri saettino, o feriscano, per alcun tempo altro amante, vi prego quanto posso, e quanto sò, che non vogliate farlo; e se pur vorrete ferir, & ardere volgetevi à me, feritemi, & ardetemi fin c’havro cuore per le vostre saette, & anima per le vostre fiamme.