Le rivelazioni impunitarie di Costanza Vaccari-Diotallevi/Documenti/Lettera della Diotallevi al Collemassi
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Lettera della Diotallevi al Collemassi.
- Signore,
La Superiora mi ha detto che la mia vicina sono circa a 16 giorni che non ha più ricevuto nulla dalla Madre, e ritiene per positivo che dalla finestra riceva il tutto, poichè, dopo il mio avviso che gli assicurai che parlavano dalla finestra e avendogli fatto notare il fischio, di fatti ha fatto sorprendere dal Custode un giovane che stava sotto la finestra, e fu cacciato via, e questo fu Martedì sera. Mi ha promesso di: osservare li panni di ciascuna prigioniera nel modo da me indicatogli; e mi ha assicurata che le sentinelle non sgridano affatto abbenchè vedano calare lo spago; in questo, bisognerebbe fare che gli ordini fossero più severi, non potendo lei garantire ciò che accade al di fuori. — La Monaca di Secreta non fa che raccomandarmi il silenzio intorno a lei; dunque vi prego: di non nominare affatto ciò che vi dissi; come io ho già fatto con la Superiora di lei, che vidde il biglietto; nulla gli ho detto. Nel biglietto ove dice: «dite che il Generale vi ha fatto soltanto ammettere», parlavo della mia ammissione nella Corte di Napoli.
- Vi saluto e mi segno
Vostra Serva Costanza.
- Carceri, 16 Maggio.
- Vi accludo il Rapporto.
- Carceri, 16 Maggio.
Autografo del Fausti.
Consegnate al latore il legnetto con giro di cristalli, e suoi annessi.
- Roma, 26 Gennaro 1859.
Fausti.
Fine