Giuseppe Gioachino Belli

1836 Indice:Sonetti romaneschi V.djvu sonetti letteratura Le confidenze Intestazione 3 febbraio 2024 75% Da definire

La regazza in fresco Er prete (1836)
Questo testo fa parte della raccolta Sonetti romaneschi/Sonetti del 1836

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LE CONFIDENZE.

     Te vojjo dì una cosa in confidenza;
Maa!... mme capischi?1 — Me2 fo mmaravjja.
Pe’ ssegretezza io? che! sso’3 Cciscijja?4
Oh, in quant’a cquesto poi, pe’ la prudenza.... —

     Bbe’, ddunque hai da sapé cch’oggi Vincenza
Scerca5 a nnòlito6 un letto pe’ la fijja. —
Ah? la fa spósa?!7 E cchi ppijja? chi ppijja? —
Eh un ciocco grosso:8 un facchin de credenza.9

     Ohò! ttutti sti fumi finarmente
So’ iti10 a svaporà cco’ un facchinaccio? —
Ma ddunque tu nun zai?11 — No, nnun zo ggnente.

     Quela regazza... è un po’ pproggiudicata12...
Abbasta,13 io je so’14 amica, e ssi tte15 faccio
Sti discorzi.... — Eh cche ddubbi! Ôh, addio, Nunziata.

3 aprile 1836.

Note

  1. Mi capisci?
  2. Mi.
  3. Sono.
  4. Cecilia.
  5. Cerca.
  6. A nolo.
  7. Spósa si pronunzia coll’o chiuso.
  8. Un gran personaggio.
  9. [Il facchino del credenziere, che sta a questo come il guattero sta al cuoco.
  10. Sono andati.
  11. Non sai.
  12. Pregiudicata.
  13. Basta.
  14. Le [gli] sono.
  15. Se ti.