Le cento novelle antiche/Novella XLV

Novella XLV

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Come Lancialotto si combattè a una fontana.


NOVELLA XLV.


Messere Lancialotto si combattea un giorno a una fontana con uno cavaliere di Sansogna, lo quale avea nome A.; e combattevansi aspramente alle spade dismontati de’ loro cavalli. E quando presero lena, domandò l’uno del nome dell’altro. Messere [p. 66 modifica]Lancialotto rispose: dappoi che tu disideri mio nome, or sappi ch’io ho nome Lancialotto. Allora si cominciò la meslea, e lo cavaliere parlò a Lancialotto, e disse: più mi nuoce tuo nome che la tua prodezza. Perchè saputo il cavaliere che era Lancialotto, cominciò a dottare la bontà sua1.


Note

  1. la bontà sua. Nel linguaggio della cavalleria bontà si piglia anche per valore.