Le Mille ed una Notti/Conclusione delle Mille ed una Notti

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Conclusione delle Mille ed una Notti
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CONCLUSIONE


DELLE MILLE ED UNA NOTTI.


Quando Scheherazade ebbe finito di tal guisa la sua storia, non avendo voglia di cominciarne un’altra, si gettò ai piedi del sultano delle Indie, e gli disse:

— Re del mondo, potente monarca di questo secolo! la tua schiava t’ha raccontato per mille ed una notti novelle piacevoli e divertenti, e storie e racconti in prosa e in versi. Non basta ciò, e persisti pur sempre nell’antica tua risoluzione? — Basta,» disse il sultano delle Indie; «le si tagli la testa, poichè l’ultime sue storie specialmente mi cagionarono una noia mortale.» Allora Scheherazade fatto un segno alla nutrice, entrò questa, con tre figli de’ quali il sultano l’aveva nel frattempo resa madre; e presentando quei bambini al sultano, e di nuovo gettando a’ suoi piedi: [p. 381 modifica]

— Gran re,» disse, «ecco i tuoi figli; ti supplico a concedermi la vita per amor loro; poichè se li privi della madre, diverranno orfani e niun’altra donna può per essi avere il cuore d’una madre.»

Il sultano mosso alle lagrime da quello spettacolo, abbracciò i figli e disse: — Pel Dio misericordioso! Scheherazade, ti perdono per amore di questi bambini, ne attesto Iddio.»

Subito la gioia si sparse per tutto il palazzo. Quella millesima e prima notte fu per sempre memorabile, passando in mezzo ai divertimenti e all’allegria universale.

Alla domane il re convocò il divano e vestì d’una magnifica veste d’onore il padre di Scheherazade. — Ricompensi il cielo,» gli disse, «il servigio che rendesti all’impero ed alla mia stessa persona, mettendo un termine al mio corruccio contro le figlie de’ miei sudditi! Tua figliuola, che mi rese padre di tre fanciulli, è mia sposa.»

Comandò poi d’illuminare tutta la città e fare pubbliche allegrezze. Durarono le feste trenta giorni, nel corso delle quali tutti furono ammessi ai banchetti della corte. Il re colmò i grandi di magnifici regali e fece distribuire numerose limosine ai poveri; e regnò lunghi anni ancora, sino al giorno in cui fu sorpreso dalla morte, che nessuno risparmia, e tutti colpisce, grandi e piccoli, felici ed infelici.


F I N E.