La meteorologia applicata all'agricoltura/Ai lettori

Ai lettori

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La meteorologia applicata all'agricoltura Epistola dedicatoria della prima edizione
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AI LETTORI.

Questa Memoria ebbe la fortuna di venire universalmente gradita: Ella è comparsa in quasi tutte le Lingue colte d’Europa, anche ultimamente in Ispagnuolo: Ella fu eccitatrice di questi studj, servì d’esempio, e di norma ad Opere simili, come al Signor Dottor Retz Medico di Arrhas, com’egli si protesta nella sua Memoria coronata dall’Accademia di Brusselles 1778 sul Problema della Meteorologia applicata alla Medicina, e all’Agricoltura; ed una delle maggiori Opere di questo tempo sarà certamente riconosciuta quella dell’Accademia Palatina, dedicata unicamente allo studio della Meteorologia, fondata su di questi principj, abbracciando le Osservazioni dell’Europa, per non dir della Terra tutta, siccome fanno fede i tre grandi Volumi da essa finor pubblicati.

Ora, esaurita da molto tempo la precedente Edizione Italiana, se ne sarebbe data molto prima una nuova, se l’Autore avesse avuto il comodo di applicarvi, per quelle aggiunte, che avrebbe creduto utili di farvi. Desiderava inoltre di fare un nuovo decennio di Osservazioni per riformare il Calendario Meteorologico, che forma un’oggetto principale di questa Memoria. Si dà dunque ora così riformato, ed accresciuto anche di qualche Colonna nuova. Si vede riscontrarsi assai concordemente nei giorni delle pioggie, dei venti, dei tuoni, delle gragnuole, cogli antichi Calendarj di Tolomeo, di Columella, di Plinio, ed altri. La ragione è, che la serie di queste Meteore dipende da cagione universale, che è il graduato incremento, e decremento del calore del Sole, che tende a caricare, o scaricare, l’Atmosfera di Vapori, e produrre in conseguenza tali e tali [p. 4 modifica]Meteore, secondo le successive stagioni. Si può credere anche, che queste Meteore, in vigor della causa stabilita, arriverebbero in giorni quasi fissi dell’Anno, e con grado a poco a poco presso pari di forza. Ma perchè non è il Sole solamente che agisce sulla Terra, e sull’Atmosfera, ma che ci ha parte la Luna, e forse anche i Pianeti; perciò le Meteore variano, nei successivi anni, di giorni, e gradi. Perciò mentre l’inclinazione de’ giorni indicata dal Calendario Generale seconda quanto può l’impressione Solare, le mutazioni di tempo pertanto debbono piuttosto attendersi dai Punti Lunari, marcati di anno in anno nel Giornale Astro Meteorologico. Resterà per tanto questo Calendario, lavoro di sessantun’anni, come un monumento a questo Paese, per il quale è stato compilato.

Un’altro non meno laborioso lavoro è stato il Calendario Termometrico, che in quattro Colonne indica il grado medio del calore, la Mattina (all’ora del maggior freddo), al Meriggio (in camera calda Meridionale), a Vespero (all’ora del maggior caldo), col grado medio di tutti questi in casa, o, fuori, a tutte l’esposizioni a tutte le ore per tutti i giorni dell’Anno.

Anche si è aggiunta una Tavola curiosa, che marca li gradi del sommo freddo, e del sommo caldo, che si è fatto realmente sentire in ciascuno di questi anni sessantuno. Sia lode ai nostri valorosi Vecchi Poleni, e Morgagni, che ci hanno lasciate queste utili Osservazioni.

In questo decennio sonosi anche prodotte nuove Dottrine, che illustrano, o confermano le sentenze del Testo. Queste si troveranno opportunamente applicate quà, e là, per lo più in forma di Note.

Gradite le nostre tenui fatiche, e siate felici.