La leggenda di Tristano/CLXXXV

CLXXXV ../CLXXXIV ../CLXXXVI IncludiIntestazione 29 ottobre 2021 75% Da definire

CLXXXIV CLXXXVI

[p. 239 modifica]


CLXXXV. — Ma in questa parte dice lo conto, che quando lo re siniscalco intese queste parole, incontanente si andoe inverso lo cavaliere, e a tanto si presero del campo, tanto quanto a loro abisognava. E istando per uno poco, ed eglino sí dirizzarono le teste deli cavagli l’uno inverso l’altro, e andaronsi a fedire di tutta loro forza cole lancie abassate. E lo re siniscalco ferio a T. sopra lo scudo di tutta sua forza, e diedegli sí grande colpo che tutta la lancia si ruppe in pezzi, ned altro male no gli fece. E a tanto T. sí ferío lui, lo quale iera assai piú forte di lui, e diedegli sí grande colpo che gli passoe lo scudo e l’asbergo e misegli lo ferro dela lancia nele coste sinestre, bene in profondo, e miselo a terra del cavallo, e ritrasse a sé la lancia sanza rompella; e alo cadere che lo cavaliere fece, si tramortio e incontanente. E quand’egli ebe fatto questo colpo, ed egli sí si ritornoe dall’altra parte deio prato e volsesi inverso li cavalieri. Ma quando Gariet vide a terra del cavallo lo re siniscalco, fue molto doloroso a dismisura. E istando per uno poco, ed egli sí imbraccioe lo scudo e prese la lancia e fece vista di volere combattere. E quando T. vide che lo cavaliere avea dirizzata la testa delo distriere, incontanente sí gli dirizzoe la testa delo suo cavallo inverso di lui, e andaronsi a fedire cole lancie abassate. E Gariet sí ferio a T. sopra lo scudo e diedegli sí grande colpo che tutta [la lancia si ruppe in pezzi, ned altro male no gli fece]; ma T. ferío a lui per sí grande forza che abatteo lui e lo cavallo in uno monte e molto innaverato, sí che alo cadere che fece Gariet si tramortio, ed iera molto dirotto di questa caduta. E quando T. ebe fatto questo colpo, ed egli sí andoe dall’altra parte delo prato e dirizzoe la testa deio cavallo inverso lo cavaliere. Ma quando Garies vide abattutto ambodue li cavalieri, fue molto doloroso, e incontanente andò a Gariet e dissegli: «Cuscino, e come istate voi?». Ed egli sí disse: «Per mia fé, Garies, io istoe molto malvagiamente, imperciò ch’io unqua non ebi uno cosí grande colpo da neuno cavaliere, sí com’io ebi ora da colui. E imperciò io sono molto dirotto di questa caduta». E istando per uno poco, e Garies disse: «Per mia fé, Gariet, io vi vengeroe a tutto mio podere».