La gente di spirito/Atto terzo/Scena terza

Atto terzo

Scena terza

../Scena seconda ../Scena quarta IncludiIntestazione 11 aprile 2011 75% Teatro

Atto terzo - Scena seconda Atto terzo - Scena quarta

Detti, meno Carlo.


Federico

avvicinandosi a Sofia.

Di là ballano.
Fausto
Buon divertimento.
Sofia
Mi veniva a pigliare... lei?
Federico
Oh! avrei fatto un cattivo scherzo al mio amico Fausto.
Fausto
Senta come parla bene... gli ho insegnato io.
Federico
E poi... io non ballo...
Sofia
Ah no? ci patisce?
Federico
No, ma lo trovo un divertimento inutile.
Fausto
Oh inutile! E l'igiene! e Mantegazza! Il moto, la circolazione, l'esercizio, non li conti nulla, tu?
Sofia
Sì, sì, lo mettano pure in canzone il ballo, già non riesciranno ad atterrarlo, malgrado la gioventù stracca d'oggidì gli faccia la guerra. Io saprei subito come pigliarmela per rimetterlo in voga.
Federico
Come?
Sofia
Una lega tacita di signore che non volessero ballare affatto.
Fausto
Andremmo d'accordo.
Sofia
Gli uomini s'immaginano che noi non si sappia farne a meno del ballo, e quindi fanno i preziosi... La certezza che l'invito per un waltzer noi lo accettiamo subito, li fa indolenti. Ma vorrei vederli in faccia ad un no. Perché i moderni ne avranno trovate delle cose belle, ma come un giro di waltzer ben ballato...
Fausto

sottovoce.

Preferisco un giro all'aria...
Sofia
Padronissimo.
Fausto

come sopra.

Con lei.
Federico

fra sé.

Non pare che abbia questa gran voglia di fumare.
Fausto
Federico. (A Sofia). Permette? una parola soltanto. (Trae Federico in disparte). Vuoi andartene, imbecille!
Federico
Come?
Fausto

forte.

Mi raccomando dunque... e digli che non mi secchi più.
Federico
Ho capito... signora Sofia...

Fra sé, uscendo.

Carlo aspetterà un pezzo.

Via.