La fisica dei corpuscoli/Capitolo 10/5

Capitolo 10 - L'atomo di Ritz

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5. — L’atomo di Ritz. — Allo scopo di spiegare la formazione di spettri di linee in serie, come sono espressi nelle formole di Balmer e di Rydberge, il Ritz1 immaginò dapprima un modello meccanico capace di dare vibrazioni del tipo di quelle serie citate, e mostrò poi come [p. 241 modifica]un sistema costituito da un elettrone ruotante intorno ad un asse magnetico, in un piano ad esso normale, corrispondeva pienamente al modello ideato.

Un tale sistema sarebbe secondo il Ritz l’elemento dell’atomo. L’atomo contiene uno o più di tali sistemi elementari tutti eguali fra loro, coassiali, e connessi polo a polo.

Le vibrazioni degli spettri in serie sarebbero dovute puramente a forze magnetiche. Questo eviterebbe la difficoltà che si suole incontrare negli altri sistemi, e che fu rilevata dal Rayleigh, che cioè i sistemi considerati danno sempre espressioni che contengono il quadrato della frequenza, mentre questa dovrebbe comparire solo alla prima potenza. Le varie linee dello spettro sarebbero date nella teoria di Ritz da campi diversi ottenuti coll’accoppiamento di vari magneti elementari.

Note

  1. W. Ritz, C. R., 144, p. 634 (1907); Ann. d. Phys., 25, p. 660 (1908).