XIV

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XIII XV

 
I’ sono alcuna volta domandato:
risponder mi convene che è Amore,
ché dolcemente move, e di bon lato
4tengo colui che vol conoscidore

esser di quel segnor per cui guidato
è tuttavolta ciascun gentil core;
d’altro non mette cura c’ha [a]ffinato
8né può sentir nullor di su’ dolzore.

Amore è un solicito pensero
continuato sovr’ alcun piacere
11che·ll’occhio ha rimirato volentero:

sicché, imaginando quel vedere,
nasc’ indi Amor, ched è segnore altero
14nel cor c’ho detto c’ha gentil volere.