Il contratto sociale/Libro primo/VIII

Libro primo - Cap. VIII

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Cap. VIII

Dello stato civile.

Il passare dallo stato di natura allo stato civile produce nell’uomo un cambiamento notevolissimo, sostituendo nella sua condotta la giustizia all’istinto, e dando alle sue azioni quella moralità, di cui diffettavano prima. Allora soltanto, la voce del dovere succedendo al fisico impulso ed il diritto all’appetito, l’uomo che dianzi non aveva mai guardato che se stesso, vedesi costretto ad agire con altri principi, e a consultare la ragione prima d’ascoltare le sue inclinazioni. E quantunque in questo stato egli privisi di parecchi vantaggi concessigli dalla natura, ne ricupera tuttavia degli altri così grandi,


ML [p. 32 modifica] le sue facoltà si esercitano e crescono; si dilatano le sue idee, si annobiliscono.i suoi sentimenti, e tutta l’anima sua s’innalza sì fattamente, che se gli abusi di questa condizione novella non lo traessero spesso al di sotto di quella dalla quale è uscito, ei dovrebbe continuamente benedire il fortunato istante, che vi si sottrasse, e che da un animale stupido e limitato qual era, divenne un essere intelligente ed un uomo.

Stringiamo il fin qui detto in termini tali da poterne fare il parallelo: l’uomo per via del contratto sociale perde la sua libertà naturale ed un diritto illimitato a tutto ciò che tenta e può conseguire; guadagna invece la libertà civile e la proprietà di quanto possiede. Per non ingannarci in queste compensazioni, uopo è distinguere la libertà naturale, che non ha altro confine fuorchè le forze dell’individuo dalla libertà civile che è limitata dalla volontà generale; ed il possesso che non è altro se non l’effetto della forza o il diritto del primo ad occupare dalla proprietà la quale non può fondarsi se non sovra un titolo positivo. [p. 33 modifica]

Oltre a quanto si disse, potrebbesi aggiugnere all’acquisto dello stato civile la libertà morale, che solo rende l’uomo veramente padrone di sè; perchè l’impulso del solo appetito è schiavitù, e l’ubbidienza alla legge che si è prescritta è libertà. Ma intorno a questo argomento troppo già discorsi, ed il senso filosofico della parola libertà non entra nel mio soggetto.