Il cavallarizzo/Libro 2/Capitolo 59


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Cap. 59. Del castigo per cavallo che non piega le gambe, come si deve nelle sue lettioni, e del modo da farle incavalcare.


Se'l cavallo nelle pesate, & nei maneggi non piegasse le gambe, come se gli conviene, voi lo dovete battere di bachetta ne i ginocchi alle pesate, & massime facendole troppo alte, & con le gambe distese. Ma nelle mezze, & integre volte strette lo devete battere in quel ginocchio solo dalla banda, del quale [p. 105r modifica]lo girate, & aitarlo anco di staffa di dentro, over di punta di piede in quella medesima gamba ver la quale lo girate. Il maneggiarlo in un fosso fatto à barca è utile ancora à far questo, & anco il terreno in costa di cortello; rivolgendolo però sempre contro la costa; & aiutandolo nel modo suddetto. Se volete che incavalchi bene una gamba sopra l’altra, il che è di giovamento grande al cavallo nel maneggio, & di bellissimo vedere, trottatelo in volta stretto stretto hora sull’una & hora sull’altra mano, senza lasciarli prender fiato, aiutandolo anco con i modi suddetti, & calandovi ancor voi à mirarli le braccia, come le muove, & piega, & vedendo, che quello dove si gira non va sotto piegato come si deve à quel di fuora, lo castigarete tanto più in esso, e di staffa, e di bachetta, & mutando mano, mutarete anco i castighi, li quali essendo però l’istesse saranno fatti sempre sul braccio di dentro della volta. Di passo ancor potrete osservare i medesimi ordini. Et il fosso fatto à barca & à conca gioverà molto: ne i quali verrete anco, così essercitando, à facilitarlo alla ciampetta, over gambetta.