Guida della montagna pistoiese/Bagni di Lucca

Bagni di Lucca

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Lucchio - 2 Da San Marcello alla Stazione di Pracchia e per via ferrata ai Bagni della Porretta
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BAGNI DI LUCCA



ituazione. I due villaggi che contengono le terme Lucchesi sono Corsena e Ponte a Serraglio. Fanno parte del Comune che da questi bagni trae il nome, e si trovano quasi all’estremità inferiore della Val di Lima, in vicinanza, dello sbocco di questo torrente nel fiume Serchio, alla distanza di 15 chilometri da S. Marcello, e di 37 da Pracchia; e di 27 chilometri circa a greco della città di Lucca fra il grado 28, 15 di longitudine, e il gr. 44, 1 di latitudine. I varii stabilimenti balneari vagamente sparsi sulla pendice del colle di Corsena stanno fra i 150 e i 180 metri sopra il livello del mare.

La Flora e la Fauna di questo territorio a diverse elevazioni, offrono i molteplici prodotti dei più variati olimi.

Il Clima vi è salubre per la purità dell’aria e per la mitezza della sua temperie.

Popolazione. I due villaggi sunnominati comprendono circa 1500 abitanti. L’intero Comune ne ha circa 10,000.

Geologia. L’arenaria macigno, appartenente al terreno terziario inferiore, costituisce l’ossatura principale del poggio di Corsena d’onde scaturiscono le sorgenti. Risalendo però la Lima fino al Ponte Maggio, sulla sinistra si riscontrano strati di terreni secondari sottostanti al macigno. [p. 161 modifica]

Storia. Antichissima è l’origine di queste Terme. La prima notizia certa risale alla fine del sec. XI quando la Contessa Matilde fece ricostruire a proprie spese il Ponte di Chifenti, ora detto della Maddalena per comodo di coloro che si recassero a queste salutari acque dall’altro lato del Serchio. Verso la metà del secolo XIII divenutone possessore il Comune, vi fece estendere il fabbricato per i bagnanti. Poi il Governo, quindi la Provincia ne ebbe l’amministrazione, che anche adesso ritiene.

Numero, nome, e situazione dei diversi Stabilimenti di Bagni. Queste sorgenti termali scaturiscono in vari gruppi di fonti da diverse parti del Colle detto di Corsena, e son raccolti in sette Stabilimenti balneari denominati: 1° Bagno caldo, o Bagno di Corsena — 2° Docce basse, o Bagno rosso — 3° Bagno di San Giovanni — 4° Bagno Bernabò — 5° Bagno alla Villa. — E questi appartenevano fino in antico al Governo, e ora dipendono dalla Provincia. — 6° Bagno Cardinali, di privata proprietà. — 7° Bagno dello Spedale Demidoff, le cui scaturigini servono solo per questo pio ricovero. Il solo Bagno alla Villa sta sul lato orientale del poggio nominato; gli altri 6, non troppo discosti fra loro, son situati ad occidente.

Dall’analisi chimica di queste acque, eseguita dal prof. E. Bechi, si deduce che, le sostanze saline che mineralizzano le diverse sorgenti, sono a un dipresso le medesime in ciascheduna, e non differiscono fra loro che per la quantità e pel grado di [p. 162 modifica] temperatura (secondo il termometro centigrado) che, alla scaturigine della più calda, che è quella del Bagno caldo, ascende a + gr. 53c; ed alle Docce basse, ove si ha la fonte men calda a + gr. 35c.

Dei vari modi di usar queste acque, e per quali malattie. — Si usano per bevanda, per immersione o bagno, per doccia, e per applicazione de’ loro depositi a guisa di fanghi; si usano anche a guisa di stufa o bagno di vapore, la cui natural temperatura elevasi a gr. + 38 centigr. E si adoperano infine per doccia interna ascendente.

Son bene indicate per tutte le malattie dipendenti da vizio reumatico e gottoso, per quelle di erpetri, per catarrali intestinali, per tumefazioni di visceri addominali, per coliche nefritiche ec.

Profittano, per semplice uso igienico preservativo, dei bagni più temperati tutti coloro a’ quali alletta il dolce clima, la quiete campestre, il sito amenissimo.

La deputazione provinciale dei Bagni non solo provvede per la parte igienica, ma anche a ciò che spetta all’utile e al decoro del paese per renderne il soggiorno più piacevole ai concorrenti.

V’è un ufficio sanitario, medici, farmacie, e ordinamento e servizio regolare il più esatto per ogni Stabilimento.

Nei due villaggi poi son Locande, case e quartieri ammobiliati, e da tener dozzinanti; in specie al Ponte a Serraglio l’Hotel de l’Europe, alla Villa la gran Locanda Vittoria e al Bagno caldo. V’è [p. 163 modifica] un Teatro, un Casino reale per danze, concerti e giuochi, e un gabinetto di lettura. Sonovi pianoforti a nolo, professori di lingue, di musica, di disegno, e caffè.

V’è posta delle lettere; un ufficio telegrafico da Giugno a Settembre.

Mezzi di trasporto. Alla stazione Lucchese si trovan sempre vetture che in due ore circa e per prezzi discreti conducono ai Bagni. Una carrozza poi ogni mattina alle ore 7 parte dal ponte a Serraglio per Lucca, e ne riparte alle ore 4 pom. Sono desiderabili di qui alla Stazione di Lucca e viceversa Omnibus a ore stabilite e a prezzi fissi. Lo stesso dicasi di vetture dai Bagni a San Marcello e alla Stazione di Pracchia.

Vi son cavalli, asini, vetture e baroccini, per far delle gite, presso F. Gelli detto Samminiato, Angelo Torre e altri.

L’amenità de’ luoghi alletta a visitare le due sponde della valle superiore del Serchio; per recarsi sul lato sinistro, a Tereglio, a Ghivizzano, Coreglia e Barga: e sulla destra a Gioviano, a Cardoso, a Gallicano, a Castelnuovo, ov’apresi l’accesso alla bella veduta della Garfagnana superiore.

Risalendo poi il torrente Lima scorgonsi ad ogni breve tratto i più bei punti di vista, e si presentano sulle varie alture in piacevole aspetto i paesi di Palleggio, di Cocciglia, della Pieve di Controne, di Casoli, di Lucchio, di Popiglio; al monte di Battifolle a 1087 metri, e al Prato fiorito a 1318 [p. 164 modifica] metri; e per la via nazionale Modenese, il viaggiatore, per piacevole gita d’una giornata, si può far condurre in vettura fino a San Marcello e Cavinana, e alla Stazione di Pracchia (e dai Bagni a Pracchia chil. 37), ovvero fino a Cutigliano, e a Boscolungo (e dai Bagni a Boscolungo vi hanno circa chil. 45).

Il Dottore Alessandro Carina, medico direttore di dette Terme, ha pubblicato le Notizie topografiche, storiche, e mediche dei Bagni di Lucca, che possono offrire più ampie particolarità di quelle che non son raccolte nell’altro suo libro L’Indicatore topografico e medico di detti Bagni, dal quale togliemmo le date notizie. Quelle sulla Montagna le abbiamo derivate da’ suoi scrittori, come dal Matani, dal Farinati-Uberti, e da’ cronisti pistoiesi; dalla Guida di Pistoia e del territorio, e dalle note alle Selve della montagna pistoiese Canti V di Giuseppe Tigri: non che dall’accurata ispezione de’ luoghi che si descrivono.