Favole (La Fontaine)/Libro quinto/XVI - Il Serpente e la Lima

Libro quinto

XVI - Il Serpente e la Lima

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Jean de La Fontaine - Favole (1669)
Traduzione dal francese di Emilio De Marchi (XIX secolo)
Libro quinto

XVI - Il Serpente e la Lima
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Vicino a un oriolaio
abitava, raccontano, un serpente
(incomodo vicino certamente),
che in bottega un bel dì dalla finestra
per desinare entrò.
Ma non trovando nulla,
né cacio né minestra,
a rodere una lima cominciò.

- Che cosa credi, o bestia, ora di fare? -
disse la Lima a lui tranquillamente,
- una lima di ferro rosicchiare?
O piccolo animal senza cervello,
prima che tu di me mangi un granello,
dovrai sul ferro consumare il dente.
Il tempo sol potrammi consumare -.

Questa è scritta per voi, spiriti gretti,
che, buoni a nulla, a mordere vi date
l’opere belle e gli uomini più eletti.
Mordete, poco è il danno
che i vostri denti fanno.
La virtù per l’invidia rosicchiante
è ferro duro, è bronzo, è diamante.