Della imitazione di Cristo (Cesari)/Libro III/CAPO XVI

XVI. Che il vero conforto è da cercare in Dio solamente.

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Tommaso da Kempis - Della imitazione di Cristo (XIV secolo)
Traduzione dal latino di Antonio Cesari (1815)
XVI. Che il vero conforto è da cercare in Dio solamente.
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CAPO XVI.


Che il vero conforto è da cercare in Dio solamente.


1. Checchè io possa desiderare, o immaginare a mia consolazione, non l’attendo io qui, ma in futuro. E quando pure io solo m’avessi tutti i sollazzi del mondo, e mi fosse dato [p. 155 modifica]goder di tutti quanti i piaceri; egli è pur certo, che non potrebbono lungamente durare. Per la qual cosa tu non potrai, anima mia, aver piena consolazione, nè compiuto conforto se non in Dio solamente, consolatore de’ poveri, e ricoglitore degli umili. Sostieni un poco, anima mia, aspetta la divina promessa, e possederai l’abbondanza di tutti i beni nel cielo. Se con soverchio disordinato appetito cerchi de’ beni presenti, tu ne verrai a perdere gli eterni, e’ celesti. I temporali ti sieno ad uso, gli eterni in desiderio. Tu non puoi essere d’alcuno temporal bene saziata mai; perocchè tu non fosti creata a dover godere di questi.

2. Se anche tutti i beni creati fossero tuoi, non potresti essere per ciò felice e beata: essendo che solo in Dio, il quale tutte le cose creò, dimora la tua beatitudine e felicità, non quale se la figurano, e lodano gli stolti amatori del mondo, ma sì quale l’aspettano i buoni fedeli di Cristo, e quale è talor assaggiata dalle persone spirituali, e monde di cuore, la cui conversazion è ne’ cieli. Vano e corto è ogni umano [p. 156 modifica]conforto. quello è beato e verace, che si riceve dentro dalla Verità. L’uomo divoto ove ch’egli vada, si reca con sè il suo consolatore Gesù, e dice a lui: Rimanti meco, Signore Gesù, in ogni luogo, e ad ogni ora. Mia consolazione sia questa, di voler sostenere con pace la privazione d’ogni umano conforto; e quando il tuo mi sia tolto, siami in luogo di somma consolazione il voler tu così, e ciò giustamente approvare. Imperciocchè tu non seguirai ad esser sempre adirato, nè sempre minaccierai.