Cui Deo ha dato sane le sue membra

Niccolò de' Rossi

Aldo Francesco Massera XIV secolo Indice:AA. VV. – Sonetti burleschi e realistici dei primi due secoli, Vol. I, 1920 – BEIC 1928288.djvu sonetti Cui Deo ha dato sane le sue membra Intestazione 23 luglio 2020 25% Da definire

Claro splendor ne la mente mi sende Gli spiriti mei pieni di paura
Questo testo fa parte della raccolta XX. Messer Niccolò Rosso
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XLVI

Si confessa ingrato verso Dio.

Cui Deo ha dato sane le sue membra
e l’uso del corpo saldo et entero,
et a conosser lo falso dal vero,
4s’igli è ingrato e non gli rimembra
quanto martiro ensieme vi assembra
le cinque plaghe, e ’l convicio osterò,
che Cristo en croce per nui ebbe fèro:
8degno di cruda morte quel mi sembra.
Per me lo dico, ch’i’ sono a tal punto,
che poco mi ricorda il beneficio:
11a tanto m’ha lo vii peccato zunto.
Und’eo temo lo devino zudicio,
s’él non me aita la verzen Maria,
14non per merto, ma per sua cortesia.