Corano/Capitolo LXXV

Capitolo LXXV

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Maometto - Corano (650)
Traduzione dall'arabo di Vincenzo Calza (1847)
Capitolo LXXV
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CAPITOLO LXXV.

la resurrezione.

Dato alla Mecca. — 40 Versetti.

In nome di Dio clemente, e misericordioso.

1.  Non giurerò per il giorno della resurrezione.1

2.  Non giurerò per l’anima che s’accusa da se medesima.

3.  Crede l’uomo che non riuniremo le sue ossa?

4.  Più ancora, noi possiamo rimettere esattamente l’estremità delle sue dita.

5.  Ma l’uomo vuole negare cio che è dinanzi a lui.

6.  Egli domanda: Ma quando verrà il giorno della resurrezione?

7.  Quando l’occhio sarà abbagliato,

8.  Quando la luna s’eclisserà,

9.  Quando il sole e la luna saranno riuniti,

10.  L’uomo griderà allora: Dove trovare un asilo?

11.  No, non ve n’è.

12.  In quel giorno, l’ultimo ritiro sarà presso il tuo Signore.

13.  Si faranno conoscere allora all’uomo le opere che ha commesse, e quelle che ha omesse2. [p. 307 modifica]

14.  L’uomo sarà un testimonio oculare (che depone) contro se stesso,

15.  Qualunque sieno le scuse ch’egli presenti.

16.  Non agitar troppo la lingua (ripetendo la rivelazione) per finirla più presto.

17.  Spetta a noi di riunirne le parti, e di recitarla (a dovere)

18.  Quando ti leggiamo (il libro per mezzo di Gabriele) segui la lettura con noi.

19.  Spetta anche a noi di dartene quindi la spiegazione.

20.  Non lo fate più (d’ora in poi). Ma voi amate (tutti) la pronta (spiegazione istantanea).

21.  E lasciate così l’avvenire.

22.  In quel giorno, vi saranno delle facce che risplenderanno d’uno splendore vivo,

23.  E che volgeranno i loro sguardi al loro Signore.

24.  Vi saranno in quel giorno delle facce scolorite,

25.  Che temeranno qualche gran disgrazia sovra di loro.

26.  Sì, senza dubbio. Quando l’anima salirà fino alla gola,

27.  Quando si griderà (all’intorno): Chi può rimediare?

28.  Quando l’uomo capirà che il momento della partenza è venuto,

29.  Quando la coscia afferrerà l’altra coscia,

30.  Allora si farà camminare verso il tuo Signore.

31.  Egli non credeva, e non pregava.

32.  Trattava (il Libro) di bugia, e deviava.

33.  Poi, raggiungendo i suoi (compagni) camminava con orgoglio.

34.  L’ora nonostante arriva, essa è vicina.

35.  Essa è sempre più vicina, e poi più vicina ancora.

36.  L’uomo crede egli d’esser lasciato libero?

37.  Non era egli prima una goccia di sperme che si spande facilmente?

38.  Non era esso quindi un grumo di sangue da cui Dio lo formò?

39.  Ne formò una coppia, l’uomo e la donna.

40.  Questo Dio non è egli tanto potente per far rivivere i morti?


Note

  1. Io non giurerò. Quest’espressione, che è ripetuta più volte negli ultimi capitoli del Corano, vuol dire: Ciò ch’io dico è talmente certo, che potrò astenermi di assicurarlo con un giuramento.
  2. Alla parola: Ciò che ha messo in avanti, e ciò che ha lasciato indietro.