Completa raccolta di opuscoli osservazioni e notizie diverse contenute nei giornali astro-meteorologici/1774

Nel Giornale dell'Anno 1774. Ristretto Meteorologico dell'Anno 1773

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Nel Giornale dell’Anno 1774.

RISTRETTO METEOROLOGICO,

DELL’ANNO 1773.

Cominciando dal Decembre 1772. in Padova.


Misura della Pioggia Giorni di Pioggia e Neve. Sereni. Nuvoli, o Varj. Procellosi e Ventosi. Caligo.
Poll. Lin.
Decemb. 1772 4 9 11 10 4 9 6
Gen.1773 2 6 7 14 5 6 5
Feb. 
3 1 5 12 4 11 12
Marzo 
0 11 4 18 8 9 4
Aprile 
3 5 14 7 8 10 4
Maggio 
4 1 15 8 5 3 5
Giugno 
4 5 16 9 3 5 2
Luglio 
4 1 10 16 3 4 0
Agosto 
2 1 9 16 6 4 3
Settembre 
4 10 8 12 7 7 3
Ottobre 
0 9 4 12 12 4 4
Novembre 
8 6 17 7 5 10 3
Summe. 44 2 120 141 72 41 41

Si vede da questa Tavoletta, che la Pioggia di questi 12. mesi somma a pollici 44., la qual misura minore, quasi di un terzo di quella dell’anno precedente 1772. eccede però di un piede la misura mezzana di questo Paese [p. 77 modifica]ch’è pollici 32. I Giorni Piovosi, compresi 5. Nevosi, furono 120., che eccedono di quindici il numero medio. In fatti da 20, in 30. anni, in giù d’anno in anno si hanno 15. giorni di più di pioggia, nuvolo, caligini. Nevicò 5. volte, ne’ giorni 5. Gen. 3. 7. 8. Feb. e 15. Marzo.

Tuonò 48. giorni, e la prima volta trasse, come si dice Primavera da Maestro Tramontana, li 27 Marzo a O. 21. e quarti 2., e fu brutto temporale, con vento, gragnuola ec., in seguito sentissi del tuono ai 7. 15. 23. 24. 29. Aprile, 2. 3. 4. 5. 6. 7. 11. 12. 13. 20. 24. 30. 31. Maggio, 5. 7. 17. 18. 19. 21. 26. 28. 29. Giugno, 3. 10. 15. 19. 22. 26. 28. Luglio 3. 14. 19. 24. 28. Agosto, 3. 24. 25. 28. Settembre, 14. Ottobre, 13. Novembre. Ai 3. 28. Settembre il Tuonare, e Fulminare per tutta l’estensione della Marca Trivigiana, durò più di sei ore.

Grandinò nella Città, e Territorio li 23. Marzo, 7. Aprile, 25. Maggio, 5. e 7. Giugno; li 26. di questo mese, fu fatale al Territorio d’Uderzo, e contorni, per grandine desolatrice, ed anche in altri Paesi d’Europa, correndo la Congiunzione di Marte, e di Saturno. [p. 78 modifica]

L’Iride si vide sol quattro volte, la sera dei 29. Aprile; 19. Giugno, bellissima, e doppia (con verghe traverse), come ai 10. Luglio, ed ai 14. Novembre, nè sempre produsse buon tempo.

La Luna con Area, o Cerchio Colorato, si vide la sera dei 25. 26. Gennajo. 1. Febbrajo. 3. Marzo. 30. Giugno; 2. Luglio 27. Settembre, e portò, ora pioggia, e ora sereno. Giove con picciola Area, li 3. e 13. Novembre, annunciò Pioggia.

Una piccola Aurora Boreale, a M. Tr. si vide la sera de’ 15. Gen., a O. 2. con vento violentissimo. In Feb., e Marzo, com’è solito di questi mesi nelle sere serene, dopo il Crepuscolo, si vide chiarissimo il lume Zodiacale, e li 24. Marzo si vide la Luna Nuova, il giorno dopo, ch’era fatta.

Brina si ebbe li giorni 12. 15. 17. 18. Decembre 1772., e li 9. 10, Gennaro. 27. 28. Feb. 1773.

Brentane una piccola ai 20. di Maggio; altra agli ultimi di Settembre, e due nel prossimo piovosissimo Novembre, con rotte degli Argini de’ Canali, ed interruzione della Navigazione.

I Punti Lunari cambiarono il tempo in [p. 79 modifica]pioggia, sereno, vento ec. come segue: i Novilunj tutti 11. Plenilunj 10 sì, e 2. no; Primi Quarti 12. , e 1. no; Ultimi Quarti 9. sì, e 3. no; Perigei 10. sì, e 3. no; Apogei 9. sì, e 4. no; Equinozj Ascendenti 11. sì, e 2. no; Equinozj discendenti 10. sì, e 3. no; Lunistizj Boreali 11. sì, e 3. no; Lunistizj Australi 10, sì, e 3. no. Chi volesse esaminare, a rigore, troverebbe, che tutti questi punti, hanno fatto cambiamento, e moto d’aria: ma certamente i notati. Due volte vi fu pioggia, fuori de’ Punti Lunari, li 16. Aprile, e li primi di Maggio: ma oltrechè il tempo, aveva preso una disposizione da’ punti precedenti, noto, che concorse più di un Aspetto della Luna con altri Pianeti (che forse non sono da trascurare) ai 16. di Aprile l’Opposizione a Saturno, e la Congiunzione con Giove, e con Venere; ai primi di Maggio la Congiunzione con Saturno della Luna, e la Congiunzione di Mercurio col Sole.

Non v’è luogo di parlare di Quartali della Luna; molto meno del Barometro, che porterebbe a troppe considerazioni scientifiche.

Circa il Termometro, il più gran freddo, fu di 5 gradi sotto il Gelo, ai 6. di Feb., ed in [p. 80 modifica]quest’anno si verificò il proverbio, che facendo Sole il giorno della Purificazione (2. Feb.) s’è al mezzo dell’Inverno, anzi in quest’anno al principio. Gelò agli ultimi di Marzo; fu Freddo in Aprile; e sino a mezzo Maggio non s’arrivò al Temperato. Pochissimo fu il Caldo; non giunse, che a gradi 22., e mezzo, li 17. Giugno, e 14 Agosto; il resto fu, più effetto del Scirocco, che del Sole. In somma il freddo, di quest’anno 1773. (prendendo il freddo sotto il temperato, che per le osservazioni di 50 anni, in questo Paese, si deve fissare a gradi 13 di Reaumur, il caldo sopra) il freddo, dissi, somma a gradi 1596; il caldo a soli 688; sicchè il freddo sopravanza di Gradi 807.

Così essendo il caldo il Padre delle generazioni, e maturazioni delle cose viventi, non è da stupire se la terra in questi anni produce così poche, così immatura frutta. Il frumento, fu questo dalle pioggie d’Inverno, soprafatto dalle zizanie, ed interizzito dal freddo continuato, che non lo lasciò maturare, nè tagliare, unite le pioggie, senon a’ primi di Luglio. Il gran Turco, che vuol umido, e caldo, ebbe il primo, ma non il secondo: così non corrispose all’aspettazione. [p. 81 modifica]I frutti furono scarsi, crudi, ed ingrati. L’Uva per il grand’umido, fu abbondante, ma di poco buona qualità. Altrove ho provato con irrefragabili osservazioni, che da 40. anni in circa, in questi paesi, il freddo, l’umido, il peso, e torpore dell’Atmosfera, va crescendo ogni anno; e quindi, si può sospettare, che provengano le carestie, e le malattie putride, regnanti. Perciò si devono crescere i lavori, e gl’ingrassi delle Terre, e le cure de’ corpi.

Aggiungo in fine una notizia, anch’essa di genere Meteorologico. Agli 11. Settembre 1773. fu terminato il Conduttore posto alla Pubblica Specola di Padova, a difesa di questo edifizio dai Fulmini. Consiste in una punta di ferro, lunga 4. piedi circa, dorata per un terzo alla cima, e piantata sopra d’una Antena alta circa 15 piedi: al basso del quale ferro (isolato con tela cerata di Seta, e pece) pende attaccata una catena di ferro, la quale con varie braccia, pure di ferro (passando però in esse per tubi grossi di vetro) discende lungo la Torre, sino a sepellirsi ben dentro terra, d’onde per mezzo a tubi di piombo, si conduce ad immergersi nel vicino fiume, sino al fondo, raccomandata a [p. 82 modifica]pietra pesante. Tal Punta, e Catena, per tutte le teorie, ed esperienze note, deve, probabilissimamente sventare i Fulmini, che si dirigessero alla Torre della Specola; e così si può difendere ogni Edifizio.

Il Compendio di Sfera, e di Geografia, coll’altre notizie Astronomiche, si darà nel mese prossimo.