Codice cavalleresco italiano/Libro IV/Capitolo IX

Posto dei duellanti, distanze, saluto.

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Posto dei duellanti, distanze, saluto.
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IX.

Posto dei duellanti, distanze, saluto.

ART. 350.

Chi dirige lo scontro, nel designare il posto collocherà ciascuno dei combattenti, uno di fronte [p. 214 modifica]all’altro, avendo cura di dividere coscienziosamente tra loro lo spazio, il vento e la luce.

Nota. — Vari modi si praticano per far prendere le distanze ai duellanti. Ne accenniamo alcuni.

Due testimoni prendono la prima posizione del saluto e a una distanza tale, tra di loro, che allungando il braccio armato, le punte delle lame si tocchino. Fatto quindi un passo indietro, avranno la distanza che deve esistere tra i due avversari.

Difatti, questi, venendo in guardia e facendo un passo avanti, avranno le armi incrociate e, andando a fondo, potranno ferirsi.

Altra maniera è quella di mettere i duellanti ad una distanza tale che, per toccarsi, sia necessario un passo e la spaccata; ossia a doppia distanza.

Traducendo in cifre questa regola, avremo che, posti in guardia gli avversari, le punte delle armi disteranno sessanta centimetri tra loro.

ART. 351.

I due combattenti, posti di fronte, devono mantenere il più rigoroso silenzio. Il direttore del combattimento, se è testimone dell’offeso, oppure un testimone di questi, presenterà le armi al proprio cliente, perchè ne scelga una, e passerà quindi l’altra al testimone della controparte, perchè la consegni all’avversario.

ART. 352.

I testimoni prendono posto, come è prescritto nel paragrafo precedente (art. 346 e successivi), e i primi, appena ricevute le armi, saluteranno i padrini e il chirurgo della parte avversaria. Non si saluteranno [p. 215 modifica]fra di loro, se il duello, che sta per succedere, fu provocato da offesa gravissima o atroce (Angelini, XIV, 1°).

ART. 353.

Il direttore del combattimento mette in guardia i duellanti con il comando a «Signori, in guardia!» e prende con ambo le mani le punte delle armi, stando in mezzo agli avversari (Angelini, XIV, 2°).

Nota. — I padrini sorvegliano attentamente lo sviluppo del combattimento con l’arma nella destra e la punta a terra.

ART. 354.

Lasciando libere le punte e ritirandosi con passi retrogradi, il direttore comanda «A loro!»; e s’inizia il combattimento.