Circumdederunt me doglie di morte

Niccolò de' Rossi

Aldo Francesco Massera XIV secolo Indice:AA. VV. – Sonetti burleschi e realistici dei primi due secoli, Vol. I, 1920 – BEIC 1928288.djvu sonetti Circumdederunt me doglie di morte Intestazione 23 luglio 2020 25% Da definire

Che ze fa a nui se dentro questa terra Digno papa Zovanni, nui siamo
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LXXII

Contro Cangraude non vede difesa che nel pontefice.

Circumdederunt me doglie di morte,
vezendo questa cittade si sema
di provvidenza, ch’él par ch’onn’om tema
4póner remezo a l’opre scunze e torte.
E qual se mostra piú valente e forte,
cului piú tosto di paura trema:
de che il nostro contado tutto crema,
8e gli nemici vengon su le porte.
Padova non zi secorre ni segue;
ni anche il re da le vacche, quel ciego,
11che soda pace e ne mis’en tregue!
Dunque, Triviso, per merzé ti prego:
recomándati a la Glesia di Roma,
14che, quando vuole, onni sfrenato doma.