Bronzo inedito di Massimiano Erculeo

Francesco Gnecchi

1897 Indice:Rivista italiana di numismatica 1897.djvu Rivista italiana di numismatica 1897/Appunti di numismatica romana Bronzo inedito di Massimiano Erculeo Intestazione 12 luglio 2019 75% Da definire

Questo testo fa parte della rivista Rivista italiana di numismatica 1897
Questo testo fa parte della serie Appunti di numismatica romana

[p. 17 modifica]


XLII.


BRONZO INEDITO

DI MASSIMIANO ERCULEO.



Alla breve memoria sugli ultimi dupondii può far seguito e complemento la descrizione di un curioso bronzo di Massimiano Erculeo, che mi venne tempo fa procurato dal compianto Boutkowski e che non ho mai descritto finora, non avendo mai saputo decidere a quale categoria di bronzi attribuirlo.


D/ - VIRTVS MAXIMIANI AVG. Busto radiato e corazzato a destra. Tiene colla destra l’asta, e colla sinistra lo scudo e due dardi.

R/ — VOTA PVBLICA. Nettuno ignudo col tridente e il piede sinistro appoggiato su di una prora di nave in atto d’offrire un delfino a una donna (l’Africa?) che gli sta di fronte tenendo il sistro (?) e la qui testa è ornata della simbolica proboscide.

Inedito — Peso gr. 6,500. Mia collezione.

Il rovescio è affatto nuovo fra le monete di Massimiano Erculeo e la rappresentazione sembra inspirata da un medaglione anepigrafo d’Adriano (Coh. N. 558), nel quale Nettuno, cogli stessi emblemi e nell’identica posa del nostro, si trova di fronte a Minerva. Ma ciò che forma l’interesse di questo [p. 18 modifica]bronzo è piuttosto il dritto e il peso. La testa di Massimiano è radiata e ciò lo esclude dalla categoria dei vecchi dupondii, nei quali la testa dell’imperatore è sempre laureata; come ne lo esclude il peso di 6 grammi e mezzo, il quale, se è soverchio per un vecchio dupondio, è troppo leggero pel nuovo bronzo o follis creato dalla riforma di Diocleziano; e anche la leggenda VIRTVS MAXIMIANI e il busto a mezza figura non si trovano mai nelle monete semplici di Massimiano Erculeo; ma solamente fra i suoi medaglioni.

A quale categoria dovremo dunque attribuire il nuovo bronzo? Ecco un problema, la cui soluzione è proposta agli studiosi.

È poi da sapersi che il medesimo bronzo esiste anche di Costanzo Cloro. Non mi appartiene; ma, avendolo avuto presso di me qualche tempo, ne presi l’impronta e ne posso offrire la descrizione:


D/ - IMP CONSTANTIVS P F AVG. Busto radiato a destra col manto e la corazza. L’imperatore tiene colla destra l’asta appoggiandola alla spalla.

R/ — VOTA PVBLICA. Nettuno e l’Africa come nel precedente.

Inedito — Peso gr. 7.

Si tratta quindi di un identico rovescio, e, a quanto mi pare, prodotto dal medesimo conio, applicato a due dritti con teste differenti; perciò quanto s’è detto sul bronzo di Massimiano può essere ripetuto a proposito di quello di Costanzo.