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Archivio delle discussioni del mese di aprile dell'anno 2009

Categoria: Archivio Bar 2009 Bar   Archivio    aprile 2009 




Ho parlato con il preside del Liceo scientifico Luigi Cremona che si è detto entusiasta di un progetto che coinvolga il suo istituto. Vedo che il testo, per me molto astruso, sulle curve piane è stato messo in linea da un contributore russo. Aubrey che è un matematico, potrebbe forse consigliare come portare avanti questa opportunità. Se prevede di passare dall'Italia si potrebbe organizzargli una conferenza in aula magna.--Mizar (ζ Ursae Maioris) (disc.) 13:01, 3 apr 2009 (CEST)[rispondi]

Non ho capito, Mizar, se il preside parla in generale o se è proprio contento del testo del Cremona che abbiamo. Sull'opportunità, io direi che se loro hanno qualche studente smanettone di latex, o semplici appassionati, potrebbero darci una mano nel inserimento e nella rilettura del suddetto testo. Per tornare in Italia, purtroppo, se ne parla a scuola finita (mia e loro). Però il mio anno all'estero finisce a giugno, dunque per l'anno prossimo possiamo stare più tranquilli ;-). --Aubrey McFato 13:44, 3 apr 2009 (CEST)[rispondi]
@Aubrey Per ora l'apprezzamento del preside è all'idea in generale che l'opera di un grande matematico dell'ottocento a cui è dedicata la scuola sia stata valorizzata. Ha pensato di lanciare il progetto affidandola ad una classe: l'insegnante disponibile a far da collegamento è stata trovata (anche se non sa nulla nè di informatica nè di matematica) che ha il vantaggio di seguire la classe prescelta per l'esperimento anche il prossimo anno.
Se la cosa va avanti mi permetterò di dire di far capo a te per tutte le spiegazioni del caso. Poi l'anno venturo verrai in pompa magna a tenere la conferenza in aula magna e cinto di allori scandinavi e baltici. --Mizar (ζ Ursae Maioris) (disc.) 09:07, 4 apr 2009 (CEST)[rispondi]

Nuovi contenuti per la pagina Autore modifica

Propongo all'attenzione della comunità un esempio di pagina autore modificata secondo le inclinazioni espresse nelle discussioni del mese scorso. Attendo pareri. --Xavier121 08:18, 4 apr 2009 (CEST)[rispondi]

Commenti modifica

Ottimo lavoro, Mizar, ora dobbiamo solo creare dei template speciali per rimandare gli utenti interessati ad una guida che li accompagni nelle diverse fasi di una trascrizione: dalla scelta del testo allo spezzettamento per Commons, dall'OCR alle convenzioni di trascrizione ecc. --Xavier121 12:58, 4 apr 2009 (CEST)[rispondi]
Bella idea, Mizar, secondo me... io cambierei "edita" in qualcosa come "fonte", ma l'idea mi piace molto. Nello stesso tempo, però, vedo dal link a OPAL un terribile difetto nel PDF: la scansione di due pagine affiancate... giusto in questi giorni sto cercando di capire qualcosa di Ghostscript e ImageMagick, bisognerà che parliamo di questi programmi, o altri, magari nel progetto Scansioni. --Alex brollo (disc.) 01:55, 5 apr 2009 (CEST)[rispondi]
  • Propendo per lasciare la massima asetticità nella pagina degli autori. Per quanto bella possa essere l'idea di aggiungere contenuti descrittivi più o meno originali (o anche presi a prestito da Pedia), essa è intrinsecamente, pericolosamente POV. Tale intemperanza è già rilevabile nei portali (e anche qui in fondo limitata a poche "frasi originali", ma mi stupisce come non sia ancora stata effettuata alcuna correzione), ma diffondere tale difetto nelle pagine autore equivale a cospargersi di benzina e chiedere a qualcuno se ha da accendere. Lasciamo le informazioni enciclopediche a Pedia, e manteniamo le pagine nevralgiche dell'interfaccia a prova di flame. - εΔω 18:45, 6 apr 2009 (CEST)[rispondi]
Non dirmi che è impossibile scrivere delle schede accattivanti partendo da dati enciclopedici NPOV? Non credi sia legittimo far coincidere schede portali con schede autori? In un ambito della biblioteca siamo rigidi, e in un altro ci togliamo gli sfizi? :) --Xavier121 19:12, 6 apr 2009 (CEST)[rispondi]
Sarò estremo, ma se la presenza di materiali dubbi nei portali è usata come piede di porco per far entrare materiali dubbi nelle pagine autore sono pronto a eliminare tali materiali pur di salvaguardare la pulizia nelle pagine autori. Non sto a spiegare la differenza in termini di visibilità e funzionalità di navigazione tra pagine autore e portali. - εΔω 19:41, 6 apr 2009 (CEST)[rispondi]
Ma figurati! Da un moderato come te... non è richiesto tale sacrificio, anche perché un portale deve avere licenza poetica se vuole illustrare determinate tematiche (altrimenti che facciamo? riproponiamo in diverso contesto schede autore ed elenchi di categorie?). Mi permetto però di suggerire, vista la delicatezza del tema, di discutere queste proposte de visu, in un bar vero, in un luogo che sia a metà strada per tutti. Che ne pensate? La prima assemblea ufficiale di Wikisource Italia! (o già è stata fatta?) --Xavier121 20:03, 6 apr 2009 (CEST)[rispondi]
Io sinceramente non vedo così male l'inserimento di informazioni NPOV nelle pagine Autori. Nulla, a mio parere, ci impedisce di avere NPOV anche da noi (prima non ne avevamo bisogno, magari adesso si). Sarebbe limitatissimo solo in questi casi: la questione dei portali, che è decisamente molto più POV, sarebbe molto più problematica.Ma il fatto di essere POV è assolutamente il suo bello. Ricordiamoci sempre che ignorare le regole è un pilastro di Wikipedia. --Aubrey McFato 21:07, 6 apr 2009 (CEST)[rispondi]
Vi scongiuro.... sono qui proprio per sfuggire al NPOV, alle sue insidie e alle sue tentazioni. --Alex brollo (disc.) 16:19, 10 apr 2009 (CEST)[rispondi]
Mi associo alla supplica. Lasciamo nell'asettica pulizia le pagine autore. Inoltre sottopongo al vaglio della comunità i contributi originali che possano indurre a una lettura POV, chiedendone l'indicazione esplicita: mi incaricherò personalmente di dePOVizzarli. - εΔω 19:10, 10 apr 2009 (CEST)[rispondi]
Scusa Edo ma stai leggendo quello che vuoi leggere! Sfuggire al NPOV non significa essere contro il POV... Poi, intendiamoci, qui tutto è POV, dalla scelta dei testi, quello che presentiamo giorno dopo giorno ai lettori, a come li impaginiamo o commentiamo nei Portali. Non nascondiamoci dietro un dito. La pagina Autore, prima o poi va modificata, in senso POV o NPOV, per me ha poca importanza. Penso che schede più corpose diano maggiore visibilità: la mia idea è quella che hai magistralmente espresso nei portali. Voto quello stile. :) --Xavier121 22:58, 10 apr 2009 (CEST)[rispondi]

Filosofia modifica

Perché manaca una voce così importante cme filosofi? Gradirei una risposta, grazie.

Ezio Bindi Milano email ezio.bindi@libero.it

Per il semplice fatto che Wiisource è una biblioteca digitale che pubblica solo materiale edito, libero da copyright (quindi libri interi, e non semplici voci). Gran parte della produzione filosofica è straniera, quindi disponibile da noi in traduzione, quasi sempre protetta. Posto questo limite resta ancora molto materiale disponbile e qualcosa qui c'è. Dai un'occhiata. --Xavier121 17:55, 6 apr 2009 (CEST)[rispondi]
P.S. Perché non t'iscrivi e cominci a collaborare al nostro progetto di trascrizione? --Xavier121 17:55, 6 apr 2009 (CEST)[rispondi]

Global Bots policy modifica

Un passaggio rapidissimo per una presa di consenso burocratica:

A seguito dell'inaugurazione del SUL esiste un gruppo di utenti particolari, i Global bots, cioè dei bot che possono agire su tutti i progetti WMF per consenso ottenuto su meta a seguito di comprovata esperienza dei loro manovratori.

Essi svolgono compiti esplicitamente limitati:

Dato che occasionalmente compaiono loro edit, i più recenti da parte di VolkovBot,
Dato che questi utenti stanno lavorando bene e in futuro potrebbero aumentare di numero,
dato che per assegnar loro lo status di bot di regola occorre un esplicito consenso della comunità,
interpello la comunità stessa:

  • i manovratori di questi bot non chiederanno alcun permesso di manovra a noi: essi stanno agendo da noi e basta
  • l'unico motivo per dare loro lo status di bot qui è quello di rendere invisibili i loro contributi nelle ultime modifiche:
  • Se questo non ci piacesse nulla impedisce di bloccare questi utenti e sbloccarli una volta ottnuto caso per caso il permesso di farli girare come bot (anche se questo mi sembra una contorsinoe burocratica pazzesca).

chiedo alla comunità il permesso di flaggare questo particolare tipo di utenti come bot su questo progetto man mano che li vedo o che qualcuno me li indica.

  • La lista completa dei global bots è qui.

Coraggio, dite la vostra e date il vostro voto. Tornerò a controllare domani. - εΔω 22:13, 8 apr 2009 (CEST)[rispondi]

  1. Temo di non essere ancora sufficientemente addentro per dare un mio parere... Mi adeguo alla maggioranza. Lagrande (disc.) 22:49, 8 apr 2009 (CEST)[rispondi]
  2. Per me è indifferente. Vedere i contributi non mi disturba, e potrebbe essere utile: d'altro canto se la cosa inizia a diventare noiosa (troppe modifiche floodano le RC), si possono flaggare. (Oddio questa frase è totalmente da geek :-D). --Aubrey McFato 22:54, 8 apr 2009 (CEST)[rispondi]
  3. Favorevole, --Xavier121 22:24, 9 apr 2009 (CEST)[rispondi]
  4. Flaggarli. --Alex brollo (disc.) 12:32, 10 apr 2009 (CEST)[rispondi]

Ok, prendo atto. Ricordo che

  • qui si è discusso solo dei Global bots: i bot normali per essere flaggati dovranno sempre passare attraverso il giudizio della comunità
  • Di norma un bot non flaggato dovrebbe essere bloccato a vista. - εΔω 13:11, 10 apr 2009 (CEST)[rispondi]

Wikimania 2009: Scholarships modifica

(Testo originale) (Traduzione)
 
«English: Wikimania 2009, this year's global event devoted to Wikimedia projects around the globe, is now accepting applications for scholarships to the conference. This year's conference will be handled from August 26-28 in Buenos Aires, Argentina. The scholarship can be used to help offset the costs of travel and registration. For more information, check the official information page. Please remember that the Call for Participation is still open, please submit your papers! Without submissions, Wikimania would not be nearly as fun! »
 
«italiano: Wikimania 2009, l'evento globale dedicato ai progetti di Wikimedia di tutto il mondo, accetta da ora domande per una borsa di studio per la conferenza. La conferenza di quest'anno sarà tenuta dal 26 al 28 agosto a Buenos Aires, Argentina. La borsa potrà essere utilizzata per coprire i costi del viaggio e della registrazione alla conferenza. Per ulteriori informazioni, controllate la pagina di informazioni. Ricordatevi che la richiesta di partecipazione è ancora aperta, per favore presentate i vostri lavori! Senza di questi, Wikimania non potrebbe essere ugualmente divertente! »

Opal e i PDL a due facciate modifica

 
La prima pagina de "L'infinito"

Cari amici, trascurando i dettagli scabrosi ;-) , salto alla conclusione: gira sul mio pc uno script python che, datogli in pasto un PDF in cui le pagine rappresentano due facciate di un libro, lo trasforma in una serie di immagini jpg singole (una per facciata), di ottima qualità e numerate correttamente, pronte ad essere montate in un normale file djvu.

Chiunque abbia file da propormi per la trasformazione mi elenchi da qualche parte i link e io procederò; devo fare parecchi test per raffinare la cosa ed è un peccato lavorare "di bant", come diciamo in Friuli, ossia a vuoto. --Alex brollo (disc.) 08:03, 10 apr 2009 (CEST)[rispondi]

Divertiti con questo, è molto importante per me. --Xavier121 11:37, 10 apr 2009 (CEST)[rispondi]
Ottimo pdf per farsi un po' le ossa; lunghetto ma non troppo. Affare fatto. Forse ci metterò un po', ma voglio risistemare alcune cose. Grazie Xavier. --Alex brollo (disc.) 15:37, 10 apr 2009 (CEST)[rispondi]
Siccome con questo file ho giocato parecchio stasera, pubblico qui (e non su Commons) una sua versione test; è il massimo della compattezza possibile, "pesa" meno di 1 Mby (è in bianco e nero), secondo me è sufficiente. Se si preferisce una "qualità foto" il peso sale attorno ai 5 Mby. Tempo per la conversione e il ritaglio: tre-quattro minuti. --Alex brollo (disc.) 01:07, 11 apr 2009 (CEST)[rispondi]
BELLO! Nulla impedisce di tenere il documento in biancoenero qui, e di indicare in infotesto l'originale su OPAL per i casi di difficile lettura, ma aspetta un attimo: a pensarci su... abbiamo problemi di spazio su disco qui? no. I problemi potrebbero riguardare la velocità di caricamento del file? per rispondere effettuiamo tutti un test su commons:
problemi di caricamento?
I furlani sono tirchi. Ok, carico la versione "a colori" da 7Mby. Ce la carico sopra al file precedente. An passant: ho rispolverato le routine grafiche di PIL (Python Imaging Library): prevedo un ulteriore balzo in avanti. Ma da qui in poi, chi mi segue deve per forza pythonare. --Alex brollo (disc.) 11:18, 11 apr 2009 (CEST)[rispondi]
Per "wetting your appetite", come dicono gli amici si python... ecco il difficile codice che serve per trasformare in un battibaleno una pesante opal.jpg in una pesantissima opal.tif:
import Image
Image.open("opal.jpg").save("opal.tif")

Nessuna definizione di tipi di file, grandezze, ecc.? No, nessuna: fa tutto lui. A questo punto, anche se mi dispiace un po', userò Nconvert per i lavori di conversione di massa dai pdf, ma per il resto (generazione di immagini ritagliate, forse anche migliorate nel contrasto e definizione, e probabilmente montaggio del djvu automatizzato) vado avanti con PIL. Le routine PIL, volendo, mi consentono il controllo delll'immagine fino a livello dei singoli pixel... --Alex brollo (disc.) 11:33, 11 apr 2009 (CEST)[rispondi]

Complimenti per l'ottimo lavoro di squadra e la competenza. Anche nella biblioteca dove lavoro hanno acquistato un software che consente di spezzare in due l'immagine delle due facciate trasformandola in due pagine jpg: si chiama DolFin ed è realizzato dalla infologic italia. Le immagini possono essere così caricate su di un totem di lettura e presentazione dei testi, che ha una funzione "scenografica" di far voltare le pagine con uno schermo touchscreen. Peccato che manchi personale per elaborare i file! Cambio argomento: La stragrande maggioranza dei volumi contenuti in OPAL non sono più stati pubblicati: sono una parte di patrimonio letterario italiano contenuto nei fondi librari di illustri studiosi di fine 800 - inizio 900, donati all'Università di Torino. Delle rarità non perchè si tratta di letteratura minore, ma perchè il loro recupero è archeologia editoriale. Aspettano di essere ripubblicati. Una operazione editoriale di valore culturalmente strategico. Buon lavoro!Opallibriantichi (disc.) 15:18, 11 apr 2009 (CEST)[rispondi]

Buona Pasqua modifica

 
 

BUONA PASQUA! - εΔω 12:07, 12 apr 2009 (CEST)[rispondi]


















Nuovo amministratore modifica

Vorrei candidare Alex brollo amministratore. Spero che accetti e che la comunità sia d'accordo. Chiedo gentilmente ai responsabili di controllare i requisiti per la nomina. Grazie, --Xavier121 10:21, 14 apr 2009 (CEST)[rispondi]

Voto contrario! :-)
Grazie Xavier, ma in base al "principio di Peter" (mai promuovere uno che fa bene quello che fa, perchè non è detto affatto che farebbe bene il lavoro di un livello superiore), lo prendo come un eccellente "reward", ti ringrazio moltissimo, di cuore, ma... hic manebimus optime! ;-) --Alex brollo (disc.) 12:05, 14 apr 2009 (CEST)[rispondi]
Non ti candido perché fai bene quello che fai (nella richiesta di candidatuta devi scrivere un minimo di motivazione!), ma perché potresti portare avanti un progetto tematico come quello delle trascrizioni da responsabile. Pensa agli amministratori tematici come Accurimbono, Aubrey, Torredibabele e Snark. Io ti ci vedo benissimo. Lungi da me l'idea di scaricarti reponsabilità che non desideri ecc. :) --Xavier121 12:11, 14 apr 2009 (CEST)[rispondi]
Proprio quello mi spaventa. Non c'è un angolino per portare avanti un progetto come irresponsabile? :-D :-D --Alex brollo (disc.) 12:19, 14 apr 2009 (CEST)[rispondi]

Per quanto conta la mia parola, appoggio caldamente la richiesta. Lagrande (disc.) 14:07, 14 apr 2009 (CEST)[rispondi]

Devo intervenire anche se non volevo:
Per Xavier121: in questo momento stai candidando Alex in Wikisource:Amministratori/Candidati come amministratore generalista, se lo vuoi candidare un amministratore di progetto poni piuttosto la candidatura nel bar del progetto stesso. Lo so che è burocrazia ecc. ecc. ma l'ordine in questo progetto è una delle cose per cui stupiamo il mondo che ci crede in preda all'anarchia.
Per Lagrande: Quando si discute una candidatura le voci di tutti contano. Per un amministratore di progetto la tua vece conta in quanto partecipante a quel progetto. In ogni caso ogni voce assume un valore particolare dato che non tutti tengono costantemente traccia dell'operato del candidato. Semmai ci sono dei requisiti per poter votare, ma li hai.
Per Alex: abbiamo già avuto modo di discutere privatamente: sentiti libero. Evidentemente data l'attuale esiguità della nostra comunità accettare la candidatura equivale praticamente a vincere le elezioni. - εΔω 15:25, 14 apr 2009 (CEST)[rispondi]

Vi ringrazio nuovamente, ma ridendo e scherzando ho rifiutato qualsiasi candidatura a amministratore (generale o di progetto, poco importa). Vi assicuro, sono perfettamente soddisfatto così.. e da amministratore non farei assolutamente niente di più o di meglio di quello che faccio (con ogni probabilità, farei MOLTO meno). Inoltre, la natura stessa del progetto (che richiede metodo e ordine) può forse giovarsi di un apporto torrenziale di nuove idee e proposte, ma solo se il "reparto innovazione" è ben distinto (e subordinato strettamente) dalla Direzione strategica. ;-) --Alex brollo (disc.) 16:26, 14 apr 2009 (CEST)[rispondi]

Chiude un bar, ne apre un altro modifica

L'ex bar Niubbi (era un'idea... ma le idee sono come i semi, si spargono e si vede se germogliano, altrimenti pazienza, ne germoglierà un altro), attualmente "Del benvenuto", potrebbe secondo me essere riciclato in qualcosa come "Laboratorio grafico", sul modello di Pedia: un posto dove porre richieste di conversione fra files, ritocco immagini, allestimento djvu e anche dove discutere trucchi e programmi di grafica (più andiamo avanti con il proofread, più questo settore diventa interessante). Che ne dite? --Alex brollo (disc.) 14:15, 14 apr 2009 (CEST)[rispondi]

Ecco, per le immagini posso fare qualcosa. forse anche di buono. I'll keep in touch!--Silvio Gallio (disc.) 17:09, 14 apr 2009 (CEST)[rispondi]
Carina la Saletta. Il problema era sapere che esisteva e trovarla! Sarebbe ottima cosa metterla bene (BENE) in evidenza persino (soprattutto) nella pagina principale. Le pagine di aiuto sono piuttosto carenti (capisco...io per primo odio questo tipo di attività :PP). Ragion per cui una pagina di aiuti "spiccioli" tipo lo "Sportello Informazioni" di 'Pedia (ma linkato "ovunque" e facilmente rintracciabile e visibile), pian piano può diventare una raccolta di consigli concreti e pronta cassa. Sempre pian piano si raccoglie così il materiale per delle "FAQ" gestibili, poi, con un semplice copia-incolla. (Spero concordiate con me che le FAQ, non coprono mai l'intera gamma delle difficoltà). In questi mesi mi sono dovuto appoggiare a qualche mentore per evitare -senza riuscirci del tutto- di operare in maniera sbagliata. I suggerimenti che ho ricevuto sono sparsi nelle varie pagine di discussione. Quasi inutili alla collettività e tempo perso per tanti (Edo in particolare). Salut!--Silvio Gallio (disc.) 22:01, 20 apr 2009 (CEST)[rispondi]

Comunicazione da OPAL modifica

Non so se è il posto esatto per fare questa comunicazione, ma segnalo che un certo tipo di lettori (quelli accademici) richiedono a questo tipo di progetti (opal, wikisource etc.)la ricerca per parole all'interno del corpus delle opere. Cioè non solo la trascrizione e il sistema ipertestuale ma la possibilità di avere le occorrenze di una parola o insieme di parole all'interno dei testi. Ci avete pensato, è già possibile questa modalità di interrogazione? Me lo chiedono per opal(ma lì non si può), penso ci sia la stessa esigenza per wikisource.Saluti.Opallibriantichi (disc.) 16:30, 14 apr 2009 (CEST)[rispondi]

Mi sono permesso di creare la sezione. Spero di non aver sbagliato. Inoltre è una domanda che interessa anche me. Salut!--Silvio Gallio (disc.) 17:09, 14 apr 2009 (CEST)[rispondi]
(conflittato sa Silvio)@Alex: fai pure, se credi, oppure usa il Bar dei Picchiatelli (d'altronde, sempre tecnicismi sono). Coi niubbi in effetti gran parte dello knowledge sharing avviene direttamente nelle pagine di discussione personali, penso potremmo continuare così ancora. Magari Lagrande può dirci se questo tutoraggio le piace o preferirebbe un luogo ad hoc ove porre domande.
@Opal: ci avevamo pensato, ed il buon Alex ha da qualche parte uno script che ordina un testo per frequenza della parola. Questo genere di statistiche è molto interessante, e sicuramente è settore da sviluppare. Ma ci sono e ci saranno limitazioni tecniche non ffacili da superare. Ad ogni modo, si potrebbero fare esperimenti pilota per vedere di creare un servizio (a richiesta, magari, nella pagina di discussione di Alebot) per contare/ordinare i testi per frequenza (per la visualizzazione di grafici, le cose mi paiono più complicate, come per le query di più termini). --Aubrey McFato 17:11, 14 apr 2009 (CEST)[rispondi]
Si, nei remoti anfratti della mia collezione di script giace una routine che, datole in pasto un testo di lunghezza qualsiasi, esegue il parsing, identifica le singole parole, ne crea un vocabolario e pure le conta. Per ora l'ho utilizzata per costruirmi un personale "dizionario ortografico dell'italiano cinque-seicentesco" che ho montato su Firefox al posto dell'italiano moderno. La funzione "ricerca" di wiki è piuttosto potente, ma non so quanto possa essere focalizzata; bisognerebbe inoltre verificare se fra le tante applicazioni esterne che compaiono come funghi c'è qualche tool specifico per la ricerca parole mirata. In ogni caso, la trascrizione su wikisource comporta il fatto che tutti i testi sono scaricabili in blocco, e poi rovistavili, in vari formati: html, xml, e anche come database MySQL suppongo. In teoria quindi i dati "parola per parola" dei testi Opal e delle altre fonti, per uno studioso, diventano disponibili in forma bruta, ma passibile di elaborazione. Dubito che mai si possa implementare un sistema di ricerca così dettagliato e raffinato, da rispondere a ogni quesito di un filologo curioso... penso che già disporre dei "dati bruti" e di qualche statistica grossolana sia molto di più che trovarsi di fronte alle pagine di un vecchio testo, vero o virtuale. --Alex brollo (disc.) 00:45, 15 apr 2009 (CEST)[rispondi]

@Aubrey: va benissimo, grazie. Mi sarebbe piaciuto usare IRC, ma non so perchè ho sempre avuto problemi con quello. Mi piacerebbe tanto che usaste MSN...

@Alex: conosci questo? E' il software che usiamo per il progetto Gutenberg per fare il postprocessing.Lagrande (disc.) 08:19, 15 apr 2009 (CEST) Qui puoi trovare i miei contatti. Solitamente, molti di noi chattano in Skype, sia per chat a due che per multiple. Io utilizzo Skype molto più di MSN, per esempio.[rispondi]

Mi pare molto, molto interessante... mi pare anche un po' laborioso da installare però. Contiene una bella serie di cose pronte come la correzione degli "scannos", errori tipici dell'OCR, o le statistiche sulle parole... Ti andrebbe di parlarcene un po', con qualche suggerimento in più sia sull'installazione, che sull'uso pratico? Adesso che sei qui da un po', intravedi un utilizzo anche in source? Corre bene anche su Windows? E il Perl - non ne so nulla... qualche suggerimento? --Alex brollo (disc.) 14:16, 15 apr 2009 (CEST)[rispondi]

Tornando alla questione della ricerca: adesso è stata potenziata, ma certamente ci servirebbe la possibilità di cercare frasi esatte e funzioni come cerca vicino a prima di, dopo di ecc. come nei tesori professionali. Poi sarebbe molto utile la ricerca ristretta a categorie specifiche (o alle sottopagine di una pagina): si potrebbe in questo modo cercare solo nei testi del XVI secolo, ad esempio, oppure solo nei testi di un determinato autore. --Nemo 18:54, 15 apr 2009 (CEST)[rispondi]

A proposito, quanto a ricchezza di testi Wikisource come è messa, rispetto a tesori come quelli elencati ad esempio qui? --Nemo 19:11, 15 apr 2009 (CEST)[rispondi]
Sono rimasto un po' indietro: è possibile cercare frasi esatte semplicemente colle virgolette, e dovrebbe essere possibile anche restringere la ricerca a pagine con un certo prefisso (esempio); però sembra che qui non funzioni. :-/ Vedi anche bugzilla:2285 e bugzilla:17153. --Nemo 20:05, 15 apr 2009 (CEST)[rispondi]
C'è un problema di fondo nella ricerca del testo: se non ho capito male, la ricerca viene effettuata nel codice wiki, non nel testo come appare nella pagina visualizzata. La differenza è enorme. Ad esempio: tutto quel "testo virtuale" che è generato dai templates, NON ESISTE, per la funzione Ricerca! Mi sono scontrato con questa difficoltà usando incategory (funzione speciale che rovista nelle pagine alla ricerca delle categorie... ma scritte esplicitamente: tutte le categorie generate da Intestazione, Autore, ecc. sono assolutamente invisibili).
Quanto alle funzioni avanzate di ricerca/studio nominate da Nemo: forse è un punto di vista un po' eccentrico, ma io considero wikisource, e wiki in generale, non come un punto d'arrivo, ma come un "prodotto semilavorato". In altri termini: un prodotto da elaborare ancora, ma non è affatto detto che dobbiamo fare tutto noi, in casa. Il cuore del GFDL/GNU, secondo me, è questo: ed infatti, le opere devono essere scritte con linguaggi "trasparenti", e non "opachi", per essere facili da capire, riutilizzare e anche modificare. Il markup wiki, temo, un pochino di opacità la aggiunge. --Alex brollo (disc.) 21:49, 15 apr 2009 (CEST)[rispondi]
Capisco il tuo punto di vista, ma credo che sarebbe molto difficile esportare i testi di Wikisource in altri tesori: molto piú facile buttarci dentro un documento di testo del genere Gutenberg o LiberLiber, in questo momento (anche se in prospettiva i vari template di cui sono infarciti i testi potrebbero essere usati come una predigestione per l'indicizzazione, forse); in ogni caso, MediaWiki ha una funzione di ricerca integrata che è molto potente (rispetto a quella che si può fare in LiberLiber, ad esempio), e che è sempre utile sviluppare (ad esempio nella direzione del Semantic MediaWiki). --Nemo 00:35, 21 apr 2009 (CEST)[rispondi]

Distributed proofreaders modifica

Seguendo una discussione nella listta di Wikimedia Italia, chi conosce Distributed proofreaders? Che differenze ci sono fra questa modalità di trascrizione e conversione di scansioni di libri in libri elettronici in formato testo, e quella offerta da Wikisource con tutto il vario ambaradan di strumenti? --Nemo 18:47, 15 apr 2009 (CEST)[rispondi]

Molte meno di quel che si pensi. Prima di dare una risposta dal punto di vista di Source credo che abbia la precedenza della risposta l'utente più indicata, che partecipa ad ambo i progetti... - εΔω 19:01, 15 apr 2009 (CEST)[rispondi]

Direi che quella dei Distributed proofreaders è molto ma molto più manuale. Ogni pagina viene controllata almeno 4 volte in proofreading, le prime due per la correzione delle parole, le ultime due per la formattazione secondo gli standard del Gutenberg. Dopodichè il testo passa al postprocessing, dove in realtà viene ricontrollato dall'inizio alla fine grazie anche a quel programma che ho segnalato sopra. (A tal proposito, Alex, se ci sono riuscita io ad installarlo... ricordati sempre della mia veneranda età.) Anche il risultato è diverso, se si cerca un testo nel progetto Gutenberg non si può sfogliare, bisogna per forza scaricarlo, mi sembra. Ho risposto alla domanda? Lagrande (disc.) 19:40, 15 apr 2009 (CEST)[rispondi]

Grazie per la risposta. Perché piú manuale? Non c'è anche lí l'OCR iniziale? O non funziona altrettanto bene? Da noi bisogna crearsi tutta la serie di Pagina: associate a una scansione, se non sbaglio: lí come funziona? Insomma, è pi comodo, veloce ed efficace di qui o di là, e perché?--Nemo 20:05, 15 apr 2009 (CEST)[rispondi]
Io il lavoro di OCR non l'ho mai fatto, per cui con precisione non so cosa succede all'inizio. In compenso ho scannerizzato diversi volumi da 400 pagine... e poi li ho passati al capo che ha curato l'applicazione dell'OCR. Ti spiego cosa sto facendo in questo momento. Innanzitutto da noi per il proofreading ci sono dei livelli: P1, P2 e P3. Io sono tra gli anziani, e quindi posso agire in tutti e tre i livelli. Però come ho detto prima di solito per l'italiano se ne usano solo due, finora ho visto una sola eccezione. In questo periodo sto seguendo un'opera che il capo sta mettendo a cento pagine per volta, perchè è enorme: gli Annali d'Italia di Ludovico Antonio Muratori. Io apro il P1, chiamo il nome del testo, e clicco su start proofreading. In automatica si apre sulla prima pagina utile da correggere. Come qui vedo l'immagine della pagina e il testo da correggere, anche se li vedo uno sopra e uno sotto. Noi abbiamo un "font" molto più chiaro di quello che si legge qui, creato apposta per noi, utile soprattutto per distinguere l'uno dalla elle, o simili. Quando ho finito di correggere la mia pagina, posso scegliere se salvarla e chiudere o salvarla e passare alla pagina successiva. Finchè il testo non è corretto in P1, non passa in P2. In P2 i più veterani correggono di nuovo il testo, e una volta finita la pagina fanno anche passare un check che segnala le parole difformi dal vocabolario italiano. Dopo aver finito il P2 passa a F1. Qui si segnano le note, i corsivi, i grassetti, ecc... Finito F1 si passa a F2. Finito anche questo va al postprocessing. Io questo l'ho fatto solo tre volte, e per tre romanzetti facilissimi per sicurezza. E' l'ultimissimo controllo prima di pubblicare su Gutenberg, e permette di armonizzare eventuali asincronie. Mi sa che ho scritto troppo, scusatemi. :) Lagrande (disc.) 20:20, 15 apr 2009 (CEST)[rispondi]
Interessantissima "anatomia comparata"! La differenza è palese: il Gutemberg è un progetto organizzato, basato sulla tradizionale, e onorata, gestione della qualità... con vari anni di anticipo wiki si basa invece sull'auto-organizzazione di un sistema complesso adattativo (recentemente questo modello comincia a penetrare anche nel mondo industriale). Questo significa, confusione, "orlo del caos", apertura di sentieri che non portano da nessuna parte, "fermento evolutivo" con strage di moltissime iniziative e idee che scompaiono come compaiono le specie durante la speciazione... prendiamo, ad esempio, la decisione di costruire non una, ma decine di wikisource, tutte diverse fra di loro, tutte con esperimenti e idee e convenzioni e trucchi... chiaro che un'unica grande wikisource avrebbe una omogeneità, una standardizzazione infinitamente superiore; ma diminuirebbe in maniera drastica il "fermento creativo", grazie al quale un ignoto appassionato armeno, provando in santa pace in una wikisource piccolina dove un'idea può svilupparsi senza fare grossi danni, potrebbe applicare un'idea geniale ma eccentrica, che prima o poi, testata come si deve in una "popolazione isolata", per proseguire nell'analogia con la speciazione, emergerebbe... MOLTO interessante. L'importante è camminare sull'orlo del caos, senza cascarci dentro. ;-) --Alex brollo (disc.) 22:24, 15 apr 2009 (CEST)[rispondi]

Però, scusa se mi permetto Alex, ma se continuiamo a fare prove di Bot e programmi vari, chi è che fa la bassa manovalanza? Cioè, chi fa tutto il lavoro di proofread? Non rischiamo di mettere tanta carne al fuoco e lasciarla tutta quasi cruda? Lagrande (disc.) 08:01, 16 apr 2009 (CEST)[rispondi]

Il popolo della rete. Il nostro progetto invita a collaborare. I volenterosi, gli utenti che vogliono fare bella figura, permettono di portare il sal di un testo almeno al 50% (prima fase); i responsabili e i collaboratori (fissi o quasi) dei progetti tematici hanno il compito di controllare e supervisionare il testo finale portando il Sal fino al 75% (seconda fase). Quando i vari responsabili dei singoli progetti si scambiano i favori di controllo sul testo il SAL arriva al 100% Edizione Wikisource (terza fase). Penso che la source stia marciando in questo modo. :) --Xavier121 10:55, 16 apr 2009 (CEST)[rispondi]
Mi sembra giunto il momento di una sintesi, anche a fronte di un ventaglio di prospettive che rischia di prolungarsi indefinitamente.
  • Indubbiamente PGDP è un capostipite e ha un'impostazione rigorosa e credibile. Il tempo ne ha migliorato la trasparenza di presentazione e di rating dei contenuti. La fedeltà al formato txt e zip ne pregiudicano parzialmente la fruizione diretta. Ma evidentemente questa non è lo scopo principale del progetto
  • Wikisource rivela al confronto diversi difetti di gioventù e di adattamento evolutivo: il fatto di essere progetto in costante evoluzione e di non avere una gerarchia organizzativa forte ne pregiudica e la continuità l'uniformità di sviluppo, ma ci sono almeno un paio di vantaggi che rendono questi difetti sopportabili:
    • L'adattabilità alle innovazioni e il perfezionamento costante sono una garanzia di longevità del progetto: sia lo strumento di lavoro (Mediawiki) sia le soluzioni con cui rendere presentabili e navigabili i testi sono in costante miglioramento.
    • Fortunatamente questa wikiteca in lingua italiana è partita con un occhio di riguardo per la certificazione di qualità: i certificatori sono pur sempre gli utenti stessi, ma si cerca di dare sempre un'idea al navigatore dello stato di avanzamento del lavoro sul testo che ha davanti: la fedeltà a questo principio è il miglior indice di credibilità del progetto.
Personalmente invidio un po' la rigorosità di vaglio che caratterizza PGDP, e in minima parte (passaggio da SAL 75% a SAL 100%) è implementata anche da noi, ma questo progetto è un wiki, e la scommessa implicita è che l'aumento di contributori nel tempo definisca un sempre maggior controllo di qualità reciproco.
Bisogna però constatare che la caratteristica di questo progetto (moltissimo lavoro sporco e poca creatività nei contenuti) non lo rende il più affascinante nel parco dei progetti Wikimedia. Raccolgo pertanto la domanda di Lagrande e modero l'entusiasmo di Xavier121 in questo modo: la bassa manovalanza la facciamo tutti senza che nessuno ce lo chieda. Ad esempio io mi divido tra compiti amministrativi (cancellazioni, benvenuti, pattugliamento anonimi ecc.), aggiornamento di template e messaggi di sistema e proposte tecniche, ma non dimentico di trascrivere e scribacchiare i testi da trascrivere (nulla dies sine linea). Purtroppo le mani che digitano sono sempre poche, e nessuno è obbligato ad alcunché, dunque sarebbe utile non eccedere nel mettere carne al fuoco se la prospettiva è quella che troppa di essa rimanga inevasa per lunghissimo tempo. D'altronde ci è sempre stato detto di essere coraggiosi, questo progetto non è pensato per durare poco. - εΔω 11:48, 16 apr 2009 (CEST)[rispondi]
@ Lagrande: vedo il rischio di mettere molto materiale grezzo e di lasciarlo là, e ci ho messo anch'io lo zampino, preso dall'entusiasmo delle mie sperimantazioni riguardo ai testi Opal. Per quanto mi riguarda, potrei riempire wikisource di abbozzi di testi di equitazione interessantissimi, ma preferisco cercare di non inserirne uno nuovo finchè non è finito il precedente. Non ci riesco sempre, ma tento. ;-)
Ma in realtà, a parte le opere di Aristofane, il grosso del lavoro che farò sarà un upgrading da testo trascritto a testo proofread (con fonte pubblicata a fronte del testo) in opere che non richiedono quali più alcuna manovalanza: il testo trascritto è già bell'e pronto, già pubblicato qui, spesso con un alto valore SAL (gli manca solo l'ultima rilettura). Occorre trovare (e siamo sulla buona strada) un modo per evitare una manovalanza particolarmente ripetitiva e meccanica, quello dello spostamento del testo già trascritto... in questo caso, il manovale (sotto una guida attenta e con qualche aiutino umano) deve poterlo fare un bot. --Alex brollo (disc.) 23:07, 16 apr 2009 (CEST)[rispondi]
Cara lagrande, ti hanno già risposto in tanti, provo solo ad aggiungere due cose. La natura del wiki è di essere open, in tanti sensi: questa piccola comunità ha la fortuna di tante idee e competenze diverse, e personalmente io adoro di questo progetto la continua innovazione ed evoluzione. Come hai visto ogni tanto ci si scorda di lavorare sui testi veri e propri, io personalmente lavoro poco con i libri (l'ho fatto, molto, all'inizio). Il fatto che nessuno qui abbia un ruolo definito fa si che si perda di vista il lavoro sul materiale, spesso. io credo e spero, però, che l'infrastruttura che abbiamo costruito e costruiremo attiri sempre più persone, e renda il lavoro sia facile che di qualità. Anche solo pochi altri utenti come te renderebbero questo progetto molto più "competitivo", con uno zoccolo duro di utenti dediti principalmente alla trascrizione e rilettura. Dunque, chiama pure qualche amico tuo ;-) --Aubrey McFato 01:06, 17 apr 2009 (CEST)[rispondi]
Detto cosí non sembra che ci siano troppe differenze tecniche fra il nostro sistema e il loro, ma non sono del tutto convinto: francamente, l'idea di dover creare centinaia di pagine wiki per trascrivere un libro mi scoraggia alquanto, ad esempio. Il discorso della troppa carne al fuoco non salta fuori per caso: per la sua struttura PGDP è un progetto piú "chiuso"; nei progetti wiki invece è cosa buona e giusta buttare un po' di materiale abbozzato perché poi altri finiscano il lavoro, ma questo ragionamento funziona solo se l'interfaccia è abbastanza semplice per catturare il visitatore occasionale trasformandolo in un contributore occasionale (che magari diventerà contributore a tempo pieno :-) ). Se tutto il lavoro è fatto dai soliti noti, allora a mio parere la struttura wiki ha ben poco senso, ed è molto meglio PGDP che è piú "compatto", con una pagina sola da guardare senza template e "cose strane"; se invece gli esperti si limitano a delineare la struttura (magari in modo semiautomatico) e poi grazie all'immagine a fronte sono i lettori (attirati nel frattempo dal materiale inserito, comunque parzialmente fruibile, a differenza di un testo in lavorazione in PGDP) a correggere le minuzie (errori ortografici, corsivi, punteggiatura ecc.) grazie alla moltiplicazione delle paia d'occhi e della forza lavoro, è tutto un altro discorso.
Non so quale sia il modello migliore, e chi lo stia attuando meglio nella pratica; bisogna però pensare a quante energie richiede Wikisource per trascrivere i testi, e quanti ne sono stati resi disponibili in questo modo; e confrontare l'efficienza della "produzione" con quella di altri sistemi. Temo che al momento il confronto sia impietoso. --Nemo 15:51, 18 apr 2009 (CEST)[rispondi]
Vero, ma bisognerebbe fare le dovute premesse. DP nasce nel 2000, si affilia ufficialmente a Gutemberg nel 2002, e Gutemberg nasce nel 1974. Io credo che Source fra 3, 4 anni sarà molto, molto diversa. Probabilmente, nasce dalla volontà di alcuni hard users con la passione dei libri e della trascrizione, categoria di persone che in effetti sono anche il nostro target e che ci piacerebbe moltissimo richiamare. Wikisource (in italiano), nasce praticamente nel 2005 ad opera di iPork, ed ha sempre mantenuto un ristrettissimo numero di utenti. Ci sono differenze però sostanziali, che credo vadano evidenziate: noi cerchiamo di essere una piattaforma aperta, complementare a Wikipedia (Source è nata proprio come "sgabuzzino" per tutti quei testi PD che non potevano stare in un enciclopedia). Ha avuto un cammino identitario per qualche anno. Si propone non soltanto la trascrizione, ma anche un categorizzazione ed un collegamento dei testi fra progetti wiki e fra loro. Noi abbiamo i testi in chiaro, possiamo linkare i testi fra loro, siamo aperti ad ogni tupo di innovazione. DP, Gutemberg, LiberLiber sono fratelli maggiori da cui abbiamo tutto da imparare, ma non hanno una struttura aperta paragonabile alla nostra, anche e soprattutto in termini di innovazione ed evoluzione. Basta pensare che Marco Calvo ha deciso da tempo di sperimentare con i wiki. Poi noi siamo pieni di difetti: abbiamo una struttura complessa e non ci piace scrivere pagine di Aiuto, e questo è una vergogna, lo so benissimo. Ad ogni modo, credo che con i nostri testi con immagine a fronte le cose stanno cambiando decisamente: credo la struttura sia abbastanza intuitiva, e meno "scoraggiante", probabilmente, di entrare in un collettivo organizzato di trascrittori come DP o LiberLiber. Poi si vedrà, abbiamo pochi testi e necessitiamo di molta manodopera. Se qualcuno ha idee di come attirare utenti, si faccia tranquillamente avanti. --Aubrey McFato 13:03, 19 apr 2009 (CEST)[rispondi]
@Aubrey Tu dici: abbiamo pochi testi e necessitiamo di molta manodopera. Se qualcuno ha idee di come attirare utenti, si faccia tranquillamente avanti Tu sai bene che io ho anteposto questo problema dell'allargamento della base dei contributori rispetto a tutti gli altri problemi. Io ammiro molto i contributori che garantiscono un altissimo livello di qualità editoriale, ma, lo devo riconoscere, non lo pongo come obiettivo esclusivo. A costo di disperdermi in una pluralità di iniziative ho proposto:
  • una attenzione agli autori viventi disposti a concedere in GFDL (e in un futuro CC by SA) articoli pubblicati su riviste 8di regola il copyright degli articoli, a differenza di quello dei libri, rimane in capo agli autori e non si trasferisce agli editori). Oltre all'agronomia c'è qualche buona prospettiva nella storia economica e sembra anche sul tema Nutrire il pianeta.
  • individuare filoni che possono suscitare interesse in gruppi particolari: Ho fatto l'esempio dei professori e studenti del liceo Cremona, oppure dell'associazione dei docenti di economia delle superiori ed anche della sovraintendenza alle scuole per la provincia di Bolzano.
  • coinvolgere gruppi di wikipediani che seguono temi specifici: Sto anche proponendo agli amici lucani di dare una mano a mettere su 'source i loro poeti.
  • Un progetto ambizioso e di ampio respiro sarebbe quello riuscire a far decollare l'Associazione biblioteche digitali, che è una idea che ha trovato una larga simpatia, ma che deve concretizzarsi in iniziative concrete.
Forse c'è troppa carne al fuoco e pochi risultati concreti. Ma io sono convinto che è meglio seminare tante iniziative diverse: qualche pianta, magari crescerà--Mizar (ζ Ursae Maioris) (disc.) 19:39, 19 apr 2009 (CEST)[rispondi]

Avviso periodico: Testo del giorno... modifica

È passato un po' di tempo, ma non bisogna dimenticare:

Presso la pagina Utente:OrbiliusMagister/Testo del giorno stiamo raccogliendo testi associati a un determinato giorno con l'intento di creare un vero e proprio calendario di testi da utilizzare sia nella nostra pagina principale (come doveroso) che su un box in quella di Pedia. Si scriveva che era il caso di presentare un "prodotto finito" a Pedia in modo da non richieder loro particolari lavori. Bene, ogni aggiunta al progettino è benvenuta.

Rispetto al precedente aggiornamento ci sono due strumenti di riscontro:

- εΔω 10:57, 16 apr 2009 (CEST)[rispondi]

Iniziata la votazione delle nuove condizioni d'uso e della licenza modifica

Non avete ancora votato? Non avrete altre occasioni di partecipare a una votazione tanto importante! Permettetemi di rimandarvi a questa pagina per i collegamenti piú utili. --Nemo 15:32, 18 apr 2009 (CEST)[rispondi]

Collaborazione con Wikimedia Commons modifica

Apro questa sezione per collegarla alla richiesta di collaborazione in Commons.--Trixt (disc.) 20:22, 19 apr 2009 (CEST)[rispondi]

A monte dobbiamo fare una riflessione su quali sono i testi che devono seguire questa procedura. Secondo me non ha senso imbarcarsi in questioni di lana caprina per i testi che sono di Pubblico Dominio ma che sono stati editi dopo il 1924 (la data deriva dalla legislazione statunitense, dove sono i server). un diritto per gli editori di tali testi, a mio avviso permane). Una cosa diversa è per le singole immagini contenute in tali testi perchè se sono di pubblico dominio lo rimangono anche se poi edite da qualche parte (Mizar sloggato)--93.34.54.1 09:16, 20 apr 2009 (CEST)[rispondi]

Wikistoriella modifica

Cos'è il guideresco? Boh? Trovato in Fiaschi fra le infermità dei cavalli, vediamo cosa dice Google... ecco, sulla solita wiki... no guardo meglio: Google rimanda esattamente alla nostra trascrizione di Fiaschi, da dov'ero partito. La "fonte di approfondimento", il secondo link dell'elenco di Google, è il libro che sto trascrivendo.... ;-) --Alex brollo (disc.) 19:11, 21 apr 2009 (CEST)[rispondi]

ma che bella storia! Celermente ritrovo un'altra menzione della parola in una commedia del XVI secolo: cerca la parola qui. Purtroppo essendo termine di origine longobarda non posso ricavarne molto in termini etimologici. Qui invece una chicchetta lessicale per patiti di equitazione e veterinaria (vi si parla pure di mascalcía). - εΔω 20:55, 21 apr 2009 (CEST)[rispondi]
Il guideresco è solo una di alcune decine di parole di significato misteriosissimo, ho ottime speranze di avere un consulto da un docente di podologia equina, il dott. Forapani... lo ringrazio fin d'ora per qualsiasi contributo, che mi darà l'opportunità di insierire commenti esperti nel testo, rigorosamente in nota nella pagina di discussione. Vediamo se questo "intreccio wikisource/Facebook" mi riesce bene (il primo risultato è che ho citato ancora una volta wikisource "fuori di qua"...  ;-)).--Alex brollo (disc.) 09:12, 22 apr 2009 (CEST)[rispondi]
Guideresco è misterioso, ma guidaresco no, perchè Google rimanda a Il cavallarizzo su Wikisource come prima e seconda voce. ;-)
Il guidaresco di Corte è il garrese, e la sua patologia più comune sono fiaccature e ulcerazioni da sella....un tormento ancora oggi per i poveri cavalli in mani inesperte, guardate quanti hanno il pelo bianco sul garrese, segno di sofferenza pregressa... come prima ipotesi mi potrebbe stare. --Alex brollo (disc.) 09:27, 22 apr 2009 (CEST)[rispondi]

Testi Bilingui modifica

Non ricordo più quale è la decisione per i testi bilingui. Con alcuni amici italo-albanesi si sta tantando di mettere in linea le rapsodie albanesi pubblicate in albanese e in italiano a metà ottocento da w:Girolamo de Rada. Tra l'altro la parlata degli Italo-albanesi aae si discosta dall'Albanese standard ed è più vicina alla lingua iso 383-3 aat--Mizar (ζ Ursae Maioris) (disc.) 11:45, 22 apr 2009 (CEST)[rispondi]

Non ho mai partecipato alla discussione ma mi ero posto il problema. Perchè non cercare di pubblicare i testi bilingui su ambedue le wikisource? sarebbe un'ottima occasione, se il colpo riesce, di farsi un viaggietto in un'altra comunità e di farsi nuovi amici! --Alex brollo (disc.) 12:07, 22 apr 2009 (CEST)[rispondi]
Edo ha esperienza in merito, ma anche io sono per la doppia pubblicazione, tutto di guadagnato. --Aubrey McFato 12:16, 22 apr 2009 (CEST)[rispondi]
Ho verificato, esiste una wikisource albanese nel progetto multilingue. Il problema è comunque intricato, e non ho capito se è disponibile un'estensione proofread. --Alex brollo (disc.) 13:55, 22 apr 2009 (CEST)[rispondi]
Ho dato una mano a mettere su 'source in albanese la voce acàthistos che è un antico inno bizantino. Non ho utilizzato la traduzione italiana perchè non ero sicuro che fosse libera da diritti, mentre l'inno in albanese (ed eventualmente in greco) ha centinaia di anni. Di testi in nel particolare dialetto italo albanese c'è una certa abbondanza. certo che se esiste un sistema di lavorare a mano in una lingua molto difficile e conosciuta solo da pochi, sarebbe una cosa molto bella. Gli italo albanesi sono una comunità non molto grande, ma molto determinata. Hanno un sito molto vivo https://www.jemi.it e si sono mostrati molto interessati ad una collaborazione con wikisource--Mizar (ζ Ursae Maioris) (disc.) 15:48, 22 apr 2009 (CEST)[rispondi]
Lo sai, per noi basta un solo utente motivato, si possono fare cose meravigliose se c'è la passione. Io sono da subito disponibile a tutorare chiunque, se hanno già alcuni testi in italiano, e PD, si può iniziare anche da subito. Se invece hanno loro traduzioni, c'è sempre Biblioteca. --Aubrey McFato 16:21, 22 apr 2009 (CEST)[rispondi]

Cos'è Wikisource? modifica

Aubrey è stato maieutico... chiacchierando mi ha fatto capire che Source NON è una biblioteca digitale: è, allo stesso tempo, una biblioteca e una affollata, e attiva, tipografia, con uffici, redazione, laboratori, stamperia eccetera. Il tutto aperto e accessibile... logico che tutta questa dinamicità e questo viavai dia una certa impressione di confusione!

Pensate che sarebbe utile dividere funzionalmente biblioteca e area operativa, restituendo al settore biblioteca quel "silenzio" ovattato che è proprio delle biblioteche, anche virtuali? --Alex brollo (disc.) 08:49, 23 apr 2009 (CEST)[rispondi]

Io ritengo, invece, che le diverse anime possano convivere, anche se è auspicabile fare chiarezza. Il corpo centrale è appunto una biblioteca digitale con tutta la sacralità della cosa, compreso il silenzio ovattato e il rigore metodologico.
Ma se nelle altre stanze, fonicamente isolate, ci si agita, si grida, si urla, si stampa la cosa può non creare confusione purchè sia ben chiaro l'obiettivo comune.
Per me questo è, anzi, il nostro punto di forza e che ci distingue da progetti che hanno nel settore specifico una tradizione maggiore.--Mizar (ζ Ursae Maioris) (disc.) 09:26, 23 apr 2009 (CEST)[rispondi]
Siamo d'accordo! Anch'io vedo nella "confusione creativa" un elemento distintivo e prezioso di Source. Si tratta solo di immaginare se - in una futura versione della pagina principale - il visitatore possa essere indirizzato più chiaramente a due settori distinti (anche se strettamente collegati): di qua, si va alla biblioteca; di là, si va ai laboratori e alla tipografia, con il suo frastuono di macchine... anche gli strumenti a disposizione nei due ambienti (pagine di aiuto, tool di ricerca, ecc) dovrebbero essere completamente diversi. Ad esempio, in biblioteca metterei sugli scaffali solo i testi con un SAL del 75% o più. Non è una proposta operativa... è puro brainstorming. --Alex brollo (disc.) 10:06, 23 apr 2009 (CEST)[rispondi]
La mia prima idea è che questa debba essere considerata comunque una biblioteca, uno scriptorium, una specie di operoso cenobio dove nel silenzio cresce il numero di libri tramandati in forma digitale. Di certo la tua provocazione non mi lascia indifferente, anzi mi fa prendere atto che il progetto sta assumendo una dinamica diversa e, mi piaccia o meno, migliore.
La ricerca di soluzioni tecniche e formali sempre più avanzate, mescolata alla tua esplosiva miscela di creatività iconoclastica ha reso chiaro che le competenze relative alla gestione e manutenzione del progetto non possono essere riunite tutte in singoli utenti. Questo è bene, questo è il futuro, questo lo avevamo già intuito con la figura degli Amministratori di progetto, ma quello che scrivi sopra è una provocazione in più.
Dal punto di vista personale devo ammettere che mi provoca una certa tristezza: intuisco da quel che scrivi che l'idea di un progetto inattaccabile, controllabile, uniforme e luccicante è destinata nel tempo a decadere. Non posso mentire a me stesso guardando ciò che è avvenuto in altri progetti a seguito dell'aumento di utenti e dell'impossibilità di garantire un'uniformità di sviluppo: certo mi rimane l'auspicio ultimo che quanto di buono abbiamo impostato in termini di controllo qualità e di linee guida fondamentali sia mantenuto, ma dopotutto siamo in un wiki.
Ecco, questo progetto è un wiki: dunque la confusione fa parte del pacchetto? Qui ci giochiamo le nostre carte di fronte al mondo intero. Solo una sorta di senso del limite e dell'ordine può distinguere la dinamicità dalla confusione. Come disciplinare il furor, il crogiolo creativo è qualcosa che dobbiamo assolutamente cogliere. So di scrivere in termini contraddittori, ma è una provocazione anche la mia: ci si può arrivare, ma non con facili formule scritte in un messaggio al bar.
Infine la definizione: concordo con Alex che gli uffici che citi siano presenti, ma il loro compito va profilato con estrema a attenzione per non creare ambigue interpretazioni e per distinguere il nostro progetto da uno simile ma non uguale ad esso:
  • una redazione può decidere sui contenuti e gli argomenti del proprio progetto editoriale, noi no: l'unico criterio che garantisce il NPOV in questo progetto è la preventiva pubblicazione cartacea e l'assenza di copyright
  • Una tipografia e stamperia può essere un luogo chiuso per soli addetti ai lavori che abbiano accesso a informazioni riservate, noi no: dobbiamo per quanto possibile documentare e rendere usabile nel minor tempo possibile i mezzi per operare.
  • Infine, siccome il nostro sforzo maggiore è nella presentazione di testi già editi piuttosto che nella creazione di testi originali, non trovando un termine medio tra "biblioteca" e "casa editrice" (che vedo bene per Wikibooks), in attesa di una definizione adatta preferisco rimanere nel concetto pur sempre rassicurante di biblioteca. La palla ad alri commentatori. - εΔω 10:16, 23 apr 2009 (CEST)[rispondi]
@Edo Io apprezzo molto, mi ripeto, lo sforzo che fai di ricordarsi che la fedeltà al principio di accettare solo testi già editi ci lipera da preoccupazioni di POV o do Non POV, di Enciclopedico o di non enciclopedico ecc..
Ma, a fianco di questo compito da scriptoria di medoevale memoria ce ne possono essere anche altri.
L'Unesco nel lanciare il suo progetto in diverse lingue, ma non in italiano Corriere dà una visione più allargata di Biblioteca digitale. Non è detto che bisogna rincorrerla e nemmeno di rincorrere Europeana, ma tenerne conto sì.
A fianco dello scriptorium, quindi studiare qualche progetto sdi rete, magari coinvolgendo anche Biblioteca è forse possibile.--Mizar (ζ Ursae Maioris) (disc.) 13:12, 23 apr 2009 (CEST)[rispondi]
Giusto per dire la mia, ricordo che Wikosurce, in generale, ha già passato salti di identità... All'inizio eravamo considerati semplicemente un archivio, un magazzino di testi liberi: credo di essere stato io, fra gli altri, a iniziare ad usare ll'espressione biblioteca digitale, che per me rimane importante (per parlare con la gente con cui parlo, è un discorso di target). Biblioteca digitale, in sè, come ricorda anche Mizar, è un nome che vuol dire tutto e niente. Noi non siamo una semplice bibioteca (che, fra parentesi, è fatta di persone, utenti e poi libri: il Mitico Ranganathan diceva che la biblioteca è un organismo che cresce), ma una biblioteca digitale, fatta di testi, utenti, internet, organizzazione e qualità. Per me rimane un termine pregno di significato, e come Edo ritengo che non esista un univoco termine migliore. Questo non toglie, caro Alex, che tu possa ritenere, usufruire, godere di Wikisource come progetto molto più pratico e caotico, ma credo che per l'utente medio l'etichetta biblioteca digitale funzioni bene, ed anche per l'utente esperto. Forse, in base all'utente che ci troviamo davanti, possiamo evidenziare di più l'aspetto creativo e anche tecnico del progetto. Infine, poi chiudo, fa semplicemente parte dell' aumento della complessità: alla Biblioteca Nazionale di Francia ci saranno tecnici, programmatori, bibliotecari, inservienti, impiegati, segretarie, stagisti, dottorandi: ognuno di loro vive la biblioteca come un ambiente totalmente diverso, ma continua a chiamarsi biblioteca, perchè quello è la funzione ed il servizio che offre. D'altronde, anche Wikipedia la chiamiamo enciclopedia, ma è un bel carrozzone che con le vecchie enciclopedie ha ben poco a che fare... Belle 'ste discussioni, mi piacciono sempre. Aubrey McFato 13:54, 23 apr 2009 (CEST)[rispondi]

Non per spegnere gli animi, però questa frase mi sembra significativa...

 
«Credo sia bene segnarci questi siti nella pagina delle fonti autorevoli, che ora non riesco a trovare. Ve ne occupate voi? grazie
--Accurimbono (disc) 14:20, 23 apr 2009 (CEST)[rispondi]

Capisco tutti i vostri entusiasmi, avete seguito gli sviluppi dall'inizio alla fine, sapete bene da cosa siete partiti. Ma avete una vaga idea di dove volete arrivare? Io sono dell'idea che un po' d'ordine ci voglia, e forse non sarebbe male porsi come degli obiettivi da raggiungere a breve termine, a poco a poco. Lagrande (disc.) 20:00, 23 apr 2009 (CEST)[rispondi]

La pagina è Wikisource:Siti autorevoli (ora anche con il redirect da Fonti autorevoli), e ho aggiunto il sito della Sardegna (non la WDL perchè l'Italia proprio non è toccata neanche di striscio). Riguardo alle tue crtiche, Lagrande, in realtà, ti rispondere proprio che non abbiamo idea di cosa vogliamo diventare, o meglio, ne abbiamo tante ma tutte un po' diverse. La mia è sempre la stessa: diventare una biblioteca digitale, con tutti i crismi. Puntare sui metadati, usare la Dublin Core, avere un buon sistema di catalogazione/categorizzazione, puntare sui link ipertestuali, migliorare le pagine di aiuto, continuare sempre di più sui testi proofread. Alcuni obiettivi sono lontani, altri li stiamo conquistando giorno per giorno (proofread, link ipertestuali, pagine di aiuto). Chissà, se riuscissi ad usare la tesi di questo benedetto master per fare qualcosa di serio al progetto, sarebbe molto, molto bello. --Aubrey McFato 02:43, 24 apr 2009 (CEST)[rispondi]

Take it easy ;-) modifica

Se non lo conoscete, e avete qualche minuto di pausa, godetevi questo cartone animato di Bruno Bozzetto: https://www.youtube.com/watch?v=XkInkNMpI1Q In particolare, per quanto riguarda questa discussione, è illuminante la sequenza del bivio... :-) Quello che io propongo è principalmente una questione di "cartellonistica stradale". --Alex brollo (disc.) 11:03, 23 apr 2009 (CEST)[rispondi]

Wow! Fantastico! Un vero tesoro. Purtroppo il sito indica un © della regione Sardegna, mentre i testi sono indicati con licenza CC-BY-NC-CD che ne esclude l'importazione e l'adattamento qui su source. Questo non toglie che ad esempio possano essere utilizzate a piene mani per riportare qui testi PD rileggibili direttamente dalla fonte. - εΔω 10:31, 23 apr 2009 (CEST)[rispondi]
Per il PD-Scan, possiamo importare in proofread il vocabolario Italiano-latino, e, in generale, tutte le opere PD scansionate. Non dimentichiamo questa possibilità che proviene direttamente da Commons--Xavier121 12:03, 23 apr 2009 (CEST)[rispondi]
Non ho trovato testi in italiano, ma mi starò sbagliando. in ogni caso un sito che dà molti suggerimenti di presentazione a cui ispirarsi. - εΔω 10:31, 23 apr 2009 (CEST)[rispondi]
La Biblioteca del Congresso e l'Unesco hanno scelto di non usare l'italiano tra le lingue prese in considerazione Ci sono le lingue ufficiali dell'Unesco + il portoghese (ritengo perchè la Biblioteca del Brasile è partner). A mio avviso questo la dice lunga sulla emarginazione del concetto di scriptorium per passare a criteri di nuovo tipo. Lo ripeto: non soòlo wikisource in lingua italiana, ma l'intera cultura italiana, se non vuole essere relegata in un angolo, a dispetto della sua storia in passato illustre, deve sforzarsi di entrare in qualche circuito. Per ora è fuori dal congresso e ha un ruolo del tutto marginale in Europeana--Mizar (ζ Ursae Maioris) (disc.) 15:40, 23 apr 2009 (CEST)[rispondi]

--Accurimbono (disc) 08:49, 23 apr 2009 (CEST)[rispondi]

Il PD-Scan è "cosa buona e giusta, veramente buona e giusta" :) Non conoscevo il tl, grazie per la segnalazione.
Credo sia bene segnarci questi siti nella pagina delle fonti autorevoli, che ora non riesco a trovare. Ve ne occupate voi? grazie
--Accurimbono (disc) 14:20, 23 apr 2009 (CEST)[rispondi]

Una cosa curiosa modifica

(almeno per me)... Saluti! Stavo cercando me stesso nel web e sono capitato in questa pagina. [1] C'è qualcuno che mi(ci) può spiegare cosa può servire una pagina mezza in italiano e... Intravedo confusamente qualche possibile utilizzo . Ma non ho ancora chiaro come. Salut!--Silvio Gallio (disc.) 18:02, 25 apr 2009 (CEST)[rispondi]

Io lo intravedo ancora più confusamente. ;-) Un aiutino riguardo ai tuoi pensieri? E poi... l'espressione cercando me stesso nel web è francamente straordinaria.... la citerò spesso! --Alex brollo (disc.) 07:31, 26 apr 2009 (CEST)[rispondi]
Altro che aiutino! darei un intero euro per i miei pensieri. Per ora nebbia. (Tra l'altro nel web, poi, mi ci sono ritrovato!) :-*)--Silvio Gallio (disc.) 10:38, 26 apr 2009 (CEST)[rispondi]
Hai trovato una pagina che fa la comparazione delle source in lingue diverse, in quel caso cinese ed italiana. Serve per quando uno ha l'opera in più lingue, se clicchi nelle doppie freccette di fianco all'interlink si vede subito, prova con Divina Commedia, per esempio. --Aubrey McFato 10:42, 26 apr 2009 (CEST)[rispondi]
THX! Vedi quante cose si imparano... Però un duplicato in cinese-italiano del Bar di wikisource è il massimo... :-*)--Silvio Gallio (disc.) 14:42, 26 apr 2009 (CEST)[rispondi]

Georgiche modifica

Non avrei mai immaginato che Virgilio fosse un profondissimo esperto di cavalli e d equitazione, se non avessi letto Il cavallarizzo; adesso lo so, e nella ripassata che sto dando alle opere che hanno fonte OPAL per la loro conversione testuale->proofread, trovate le Georgiche trascritte da Snark, ben volentieri "me ne sono appropriato". Porterò il SAL al 100% di tutte le pagine che posso, se potete date una spintarella alle poche pagine che restano indietro, isolate, al SAL 75%: Indice:Georgiche.djvu. Grazie!--Alex brollo (disc.) 07:25, 26 apr 2009 (CEST)[rispondi]

Dare, bitte, un'occhiata qui e dire se stare bene. Ho lasciato il SAL perché risultava già al 75% una pagina vuota... O forse non io capito. Mah! :-*) --Silvio Gallio (disc.) 10:36, 26 apr 2009 (CEST)[rispondi]
Io le pagine vuote le metto subito al 100%, se sono vuote d'avvero non c'è niente da rileggere. --Aubrey McFato 10:48, 26 apr 2009 (CEST)[rispondi]
Dunque la pagina-testo era vuota ma a fianco c'era un'immagine con qualche verso. Ho scritto i versi nel "testo" con il template "poem". Boh! Controllare, bitte. Forse ho sbagliato. :-*) --Silvio Gallio (disc.) 14:35, 26 apr 2009 (CEST)[rispondi]
Grazie Silvio, a posto. In realtà quello che vi chiedevo era solo di portare al 100% le pagine 1 e 8, che ho creato a mano (non via Alebot) e che quindi sono fuori della mia portata per la spintarella al 100% ;-) --Alex brollo (disc.) 09:58, 27 apr 2009 (CEST)[rispondi]
Fatto x 1 & 8 :-*) --Silvio Gallio (disc.) 10:50, 27 apr 2009 (CEST)[rispondi]
Bene, adesso sono "tutte verdi" come piace a me :-). Grazie Silvio! --Alex brollo (disc.) 16:54, 27 apr 2009 (CEST)[rispondi]

Cercasi cavie modifica

Miai cari colleghi wikisourciani,
sto scrivendo, per studi, un miserrimo saggio dal titolo "Critical issues in being volunteer in a wiki digital library": la materia è Human resource managemnt, quindi si è interessati al (vago) concetto delle risorse umane, dell'organizzazione fra le persone, del rapporto delle persone con il proprio lavoro, ecc. Ora, io avrei qualche domanda, una mini-intervista da farvi: non sto scrivendo un articolo di ricerca, ma, come già accaduto con Alex, chiedere a voi allarga sicuramente i miei orizzonti e conferma/smentisce alcune mie opinioni su come lavoriamo, sulle differenze che intercorrono fra noi e una normale digital library. Chi fosse disposto, mi contatti dove vuole: sono disponibile da subito a rubarvi 10 minuti su Skype (o dove volete: ma l'essere real-time è utile, così posso chiedervi altre cose o chiarire alcune domande). Fatemi sapere. --Aubrey McFato 11:45, 26 apr 2009 (CEST)[rispondi]

Disponibile, --Xavier121 12:55, 26 apr 2009 (CEST)[rispondi]
Sono a casa di wikihoratius (skype) nel pomeriggio e non ho molto da fare... facciamo partire scaip :-*)--Silvio Gallio (disc.) 14:40, 26 apr 2009 (CEST)[rispondi]

Premio Wikimedia 2009 modifica

Mi ero dimenticato di segnalare questa cosa importante: parte il primo Premio Wikimedia 2009! Gli utenti di Source, come leggerete, possono partecipare presentando un libro caricato negli ultimi 12 mesi... potrebbe essere un'ottima occasione per darci un po' di visibilità, dunque fatevi sotto! PS: lo Zibaldone, se ci dessimo una mossa tutti insieme, potrebbe essere un signor candidato... Però qui serve l'aiuto di tutti ;-) --Aubrey McFato 11:57, 26 apr 2009 (CEST)[rispondi]

Concordo, sarebbe un bel motivo per affinare la compatibilità di vari sistemi e l'intesa del gruppo. --Xavier121 12:51, 26 apr 2009 (CEST)[rispondi]
Non mi piace, in genere, caricare opere destinate a restare incompiute per molto tempo; quindi NON ho preparato e caricato su Commons i volumi dal II al VII di Zibaldone. Nel frattempo sto raffinando i trucchi per la "trascrizione inversa" (dal namespace principale al namespace Pagina:, riducendo al minimo possibile l'intervento umano comunque necessario), lavorando su alcune opere OPAL.
Ditemi se procedere... e quanto, con l'elaborazione e caricamento.
In alternativa allo Zibaldone, pongo anche la candidatura de Il cavallarizzo, che ha il vantaggio di essere pronto e di essere una trascrizione originale (nel web esistevano le sole immagini delle pagine); la candidatura è estesa, se esistono, anche ad altre opere proofread con le stesse caratteristiche (lavori finiti o quasi, e trascrizione wikisource originale). --Alex brollo (disc.) 09:43, 27 apr 2009 (CEST)[rispondi]
Ovviamente puoi candidare il Cavallerizzo, che mi sembra un'ottimo contributo. Lo Zibaldone era semplicemente un pezzo da 90, forse potremmo pensarci per l'anno prossimo. --Aubrey McFato 13:59, 27 apr 2009 (CEST)[rispondi]
Nulla vieta di segnalare entrambi. Se su source non volete fare una pagina di segnalazione apposita usate pure quella di Biblioteca.
Ci ha pensato il buon Senpai Wikisource:Premio Wikimedia Italia 2009 --Xaura (disc.) 15:32, 28 apr 2009 (CEST)[rispondi]
Alex, corri a segnalare il Cavallerizzo! Per lo Zibaldone, se ci diamo un'annetto, l'anno prossimo vinciamo a mani basse ;-) Proviamo a Pensare altri ottimi contributi... Georgiche? Uno dei libri che Snark ha inserito e che stiamo rimettendo in proofread? Anche solo per fare numero. Aubrey McFato 17:29, 28 apr 2009 (CEST)[rispondi]

Gallerie di thumbs dei file djvu modifica

Come dicevo a Edo, trovo comodo disporre di gallerie di thumbnail delle immagini delle pagine dei libri in formato djvu; purtruppo il tag gallery non funziona con le pagine interne dei file djvu e quindi il codice va scritto "a manina" come tabella di immagini. Le pagine risultanti sono impressionanti ma non particolarmente pesanti. Mi domando:

  1. se anche per voi disporre di tali gallerie potrebbe essere utile;
  2. quale potrebbe essere una loro collocazione standard, in qualche modo collegata logicamente alla pagina Indice o a pagine Pagina:, o altrove, purchè sia una posizione "logica";
  3. se pensate utile che la funzione "Crea galleria" sia implementata fra le funzioni interattive di Alebot (sto raccogliendo le forze per riunire i tasselli di programmi evcchi e nuovi e implementarli fra le funzioni interattive in maniera un po' ordinata; in lista d'attesa, la postelaborazione OCR, la costruzione di vocabolari, la trascrizione inversa ns0->nsPagina, l'aggiunta degli Infotesto e qualcos'altro, come la raccolta di template importanti quali AutoreCitato e TestoCitato; tutto reso possibile da una recente routine capace di "scorrere" tutte le pagine e sottopagine di un'opera, sia in ns0 che in nsIndice + nsPagina, anche se in queste ultime viene usato il solo tag pagelist). --Alex brollo (disc.) 09:55, 27 apr 2009 (CEST)[rispondi]
Ma non sarebbe il caso di lasciare a Commons quel che è di Commons? Al momento non mi rendo conto se un simile strumento possa tornare utile. Logicamente mi piacerebbe avere un bar sourciano su commos e un settore direttamente gestito da noi, con funzioni ad hoc di questo tipo: Alebot dovrebbe lavorare lì' e riversare la trascrizione qui. Do i numeri? :) --Xavier121 10:41, 27 apr 2009 (CEST)[rispondi]
Io non ho capito quasi niente... :) Finchè non capisco di più preferisco limitarmi al proofreading terra terra. Lagrande (disc.) 12:38, 27 apr 2009 (CEST)[rispondi]
Xavier, vuoi sbattere fuori da Source il povero Alebot? :-(
Non credo che se ne vada facilmente. Comunque l'idea di mettere queste gallerie su commons è ottima, anche perchè è l'unico modo per rendere accessibili, facilmente, eventuali figure e illustrazioni che potrebbero interessare altri. Ne metterò in paio, tanto per vedere "l'effetto che fa". --Alex brollo (disc.) 16:24, 27 apr 2009 (CEST)[rispondi]
@ Lagrande: forse ho sbagliato bar...sono scivolato sul tecnichese... non preoccuparti, è la continuazione di discussioni e proposte vecchie di mesi. Se/quando riuscirò a implementare un'interfaccia decente per "chiedere" quelle cose ad Alebot, ne riparleremo. --Alex brollo (disc.) 12:30, 29 apr 2009 (CEST)[rispondi]