Vera storia di due amanti infelici ovvero Ultime lettere di Iacopo Ortis (1912)/Lettera XXXVIII
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Lettera XXXVIII
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LETTERA XXXVIII
15 maggio.
Ch’io la veda sempre, o non piú... mai! Il timor di non rivederla mi desta: divorato da un sentimento profondo, ardente, smanioso, balzo dal letto al balcone e non concedo riposo alle mie membra nude, aggricciate, se prima non discerno su l’oriente un raggio di giorno. Corro palpitando al suo fianco, e... stupido! soffoco le parole e i sospiri; non concepisco, non odo: il tempo vola, e la notte mi strappa da quel soggiorno di paradiso. Ahi lampo! rompi le tenebre, splendi, passi, ed accresci il terrore e l’oscuritá...