Tommaso Moro (Pellico, 1834)/Atto Quinto/Scena III
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Silvio Pellico - Tommaso Moro (1834)
Atto Quinto - Scena III
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Alcune GUARDIE prorompono ed il POPOLO s’acqueta. CROMWELL.
- CROMWELL
- Donde movean le ribellanti grida?
- PRIMO CITTADINO
- Grazia vogliam dal re.
- MOLTI
- Grazia vogliamo.
- CROMWELL
- Tacete, audaci. E quando mai si vide
- Tanto lamento per un empio?
- PRIMO CITTADINO
- Un empio Tommaso Moro?
- SECONDO CITTADINO
- Un innocente è Moro.
- CROMWELL
- Buoni Britanni, della patria amici,
- Sedur non vi lasciate. Un traditore
- Della patria fu Moro. Ei della Chiesa
- Non volea la riforma; ei ligi a Roma,
- A idolatrico culto, ad ignoranza
- In eterno voleane. Il sapiente
- Nostro monarca, del Vangel fautore
- E delle patrie glorie, ire impuniti
- Non può non dee lasciare i traditori!
- ALCUNI
- È vero! è ver!
- PRIMO CITTADINO
- Qui di Vangel, di patria,
- Parlasi ognora, e violenza regna!
- CROMWELL
- Atterrate il ribelle! - E voi fedeli
- Cittadini, in silenzio il doloroso
- Spettacolo mirate. Al suo destino
- Il reo Tommaso Moro ecco vien tratto.
- SECONDO CITTADINO
- Come serena il generoso innalza
- All’usato la fronte, e amicamente
- Alla pietà del popolo che il mira
- Sorridendo risponde!