Tommaso Moro (Pellico, 1834)/Atto Primo/Scena VII

Atto primo

Scena settima

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ARRIGO E DETTI


ANNA
Sposo. -
ARRIGO
E chi è costei
Che a’ piedi mi si getta?
MARGHERITA
Ah, sir!
ARRIGO
Tu dessa?
Tu? Di Moro la figlia entro mia reggia?
Chi t’introdusse? In questa guisa adunque
Son rispettati i miei divieti?
ANNA
Amato
Arrigo, deh, ti placa! Io.....
ARRIGO
Tu, regina,
Esser devi la prima, i cenni miei
Fedelmente a osservar. Tommaso Moro
Sperar grazia non dee.
MARGHERITA
Truce parola!
Disdicila, o signor. [p. 14 modifica]
ARRIGO
Di queste mura
Costei si tragga, e più non v’entri mai!
MARGHERITA
Oh me misera!
ANNA
Sposo, io sono, io sono
Che parlare a lei volli. Io divisava
Per mezzo della figlia ancor di Moro
L’alma tentar; vincerla alfin.
ARRIGO
Tal alma
Niuna forza più vince: io la conosco.
Troppo alla mia, troppo alla mia somiglia.
In eterno doveano esser concordi,
O irreconciliabili in eterno!
MARGHERITA
Ahi! di qui vengo strascinata! Addoppia,
Anna, gli sforzi tuoi; mitiga l’ire
Terribili del sir! rendimi il padre!