Tommaso Moro (Pellico, 1834)/Atto Primo/Scena IX

Atto primo

Scena nona

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Atto Primo - Scena VIII Atto Secondo


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CROMWELL E DETTI


ARRIGO
Cromwell che rechi?
CROMWELL
Una sentenza.
ANNA
Ohimè! Di chi? Di Moro?
CROMWELL
No, giudicato ancor non è.
ARRIGO
(Dopo letta la sentenza.) Dannato
È l’amico di Moro alla mannaja.
ANNA
Chi?
ARRIGO
L’arrogante vescovo, che noi
Dagli altari imprecava.
ANNA
Ingiurie atroci
Dimenticar leve non m’è. Ten chiesi
Con lagrime vendetta; or che vendetta
Vicina sta, m’inorridisce, e chieggo,
Chieggo che a sua vecchiezza, al sacro manto
Che si lungh’anni gli omeri gli cinse,
All’avermi [p. 17 modifica]fanciulla un dì portata
Fra sue braccia, tu miri, e gli perdoni.
ARRIGO
E non pensi che il vescovo implacato
Era di Moro l’anima? l’impulso
A biasimar le mie leggi? a rimanersi
Nel culto ch’io riprovo?
ANNA
Ah! la sentenza,
Te ne scongiuro, non soscriver. M’odi.
Neri presagi mi funestan; mai
Così atterrito il cor non ebbi. Un fine
Abbiano tanti eccidii. Al regno tuo
Vuoi tu fermezza dar? Moro costringi
A benedirti ancor, traggilo a forza
Fra i difensori tuoi. Digli che grazia
Al suo amico tu fai, dannato a morte,
Purch’ei gl’imposti giuri omai ti presti.
ARRIGO
Inutil prova! E pur.....
ANNA
Sol questa volta
Deh, segui il mio consiglio. Oh, se sapessi
Come l’universale abborrimento
M’avvelena ogni gioja! E quando mesta
Anna tu vedi e il suo dolor ti crucia,
Sappi, o sir, che invincibile una forza
V’è nell’anima sua che la tormenta,
Dicendole: «Infelice! odiata sei,
Odiata dei da’ popoli!» - Oh quant’io
[p. 18 modifica]Nel concetto di tutti ambirei fama
Di pacificatrice e di sincera
De’ buoni amica! Da te stassi, Arrigo,
Che questa nobil fama Anna gioisca.
Il vuoi tu, signor mio? Sì; l’occhio tuo
Di tenerezza brilla; a me trionfo
Quegli sguardi promettono.
CROMWELL
Signore.....
ARRIGO
Sentenza oggi di morte io non soscrivo.
La prova ch’Anna mi propon s’adempia.
Vanne, o Cromwello, a Moro. A lui palesa
Che pel vescovo reo pregar clemenza
La regina degnò. Digli che pronto
Sono a sottrar dalla mannaja il capo
Di quel fellon, solo ad un patto.
CROMWELL
Quale?
ARRIGO
Che Moro giuri alla riforma ossequio,
E il mio divorzio e le mie nozze approvi.
ANNA
O me felice! Amata io son da Arrigo.
(Parte col re.)
CROMWELL
Insensata! Che fia di lei, di noi,
Se un mortal qual è Moro in grazia torna?
(Parte.)