Pagina:Rivista italiana di numismatica 1888.djvu/445: differenze tra le versioni

 
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NB. Le parole del rovescio sono separate da piccoli cerchietti.
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({{Pt|[[../450|Tav. IX]]|[[../Tavola IX|Tav. IX]]}}, N. 4).
({{Pt|[[../450|Tav. IX]]|[[#TavolaIX|Tav. IX]]}}, N. 4).


Questa moneta, invece del nome del doge, porta il solo titolo {{Sc|dvx ianvensivm}}. Noi l’abbiamo collocata qui fra le monete che portano il nome di Galeazzo M. Sforza, per la somiglianza del tipo e della figura, che vi è rappresentata. Il suo peso però si scosta sensibilmente da quello degli altri tre grossi sopradescritti, per avvicinarsi invece a quello delle quattro monete seguenti, attribuite ai dogi anonimi e a Lodovico XII re di Francia. Difficile è quindi l’assegnare con sicurezza a chi spetti questa moneta, la più interessante di questa seconda serie, e che merita ulteriori studii.
Questa moneta, invece del nome del doge, porta il solo titolo {{Sc|dvx ianvensivm}}. Noi l’abbiamo collocata qui fra le monete che portano il nome di Galeazzo M. Sforza, per la somiglianza del tipo e della figura, che vi è rappresentata. Il suo peso però si scosta sensibilmente da quello degli altri tre grossi sopradescritti, per avvicinarsi invece a quello delle quattro monete seguenti, attribuite ai dogi anonimi e a Lodovico XII re di Francia. Difficile è quindi l’assegnare con sicurezza a chi spetti questa moneta, la più interessante di questa seconda serie, e che merita ulteriori studii.
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Croce.
Croce.


({{Pt|[[../450|Tav. IX]]|[[../Tavola IX|Tav. IX]]}}, N, 5).<span class="SAL">445,3,Carlomorino</span>
({{Pt|[[../450|Tav. IX]]|[[#TavolaIX|Tav. IX]]}}, N, 5).<span class="SAL">445,3,Carlomorino</span>
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