Pagina:Zibaldone di pensieri I.djvu/77: differenze tra le versioni
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119. Sale attico o antico e sale |
119. Sale attico o antico e sale |
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francese e moderno. {{ZbLink|58}}.<br /> |
francese e moderno. {{ZbLink|58}}.<br /> |
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120. Sul detto del Sanazzaro . ''E tanto è miser |
120. Sul detto del Sanazzaro . ''E tanto è miser l’uom |
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quant’ei si reputa.'' {{ZbLink|58}}-{{ZbLink|59}}.<br /> |
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121.Effetti |
121.Effetti dell’amore. Questa più d’ogni altra passione astrae l’animo da qualsivoglia altro oggetto. {{ZbLink|59}}.<br /> |
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122. Stomaco che si prova |
122. Stomaco che si prova |
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delle sciocchezze o bassezze altrui, essendo in istato di vero amore, {{ZbLink|59}}.<br /> |
delle sciocchezze o bassezze altrui, essendo in istato di vero amore, {{ZbLink|59}}.<br /> |
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123. |
123. L’amore accresce il sentimento della vita, è il principio vivificante della natura, al contrario dell’odio. {{ZbLink|59}}.<br /> |
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124. Dante e Petrarca molto |
124. Dante e Petrarca molto |
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meno ridondanti e di rima molto più spontanei di tutti i cinquecentisti. {{ZbLink|59}}-{{ZbLink|60}}.<br /> |
meno ridondanti e di rima molto più spontanei di tutti i cinquecentisti. {{ZbLink|59}}-{{ZbLink|60}}.<br /> |
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125. Due similitudini non ordinarie |
125. Due similitudini non ordinarie ne’ poeti. {{ZbLink|60}}.<br /> |
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126. Dolci illusioni che nascono dalla cognizione e dalle solennità degli anniversari. {{ZbLink|60}}.<br /> |
126. Dolci illusioni che nascono dalla cognizione e dalle solennità degli anniversari. {{ZbLink|60}}.<br /> |
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127. Eloquenza di chi parla |
127. Eloquenza di chi parla |
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di se medesimo. |
di se medesimo. Dell’Apologia di Lorenzino de’ Medici. {{ZbLink|60}}-{{ZbLink|61}}.<br /> |
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128. Gli ardiri in poesia ed in |
128. Gli ardiri in poesia ed in |
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eloquenza consistono sovente nel vago |
eloquenza consistono sovente nel vago dell’espressione o dell’immagine. {{ZbLink|61}}.<br /> |
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129. Uso |
129. Uso de’ latini di pigliar |
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voci e frasi dal greco, e |
voci e frasi dal greco, e degl’italiani di pigliarne dal francese. {{ZbLink|62}}.<br /> |
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130. Della semplicità dello |
130. Della semplicità dello |
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scrivere di Senofonte. {{ZbLink|62}}.<br /> |
scrivere di Senofonte. {{ZbLink|62}}.<br /> |
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131.Nella battaglia |
131.Nella battaglia dell’Isso Dario pose i mercenari alla fronte, Alessandro alla coda. Ambo erano greci. Considerazioni sopra questo accidente.<br /> |
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132. Del ridicolo che consiste |
132. Del ridicolo che consiste |
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in cose e di quello che in parole. {{ZbLink|63}}.<br /> |
in cose e di quello che in parole. {{ZbLink|63}}.<br /> |
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133. Vera e forse unica sperabile utilità della commedia |
133. Vera e forse unica sperabile utilità della commedia dovrebb’essere d’ istruire i giovani gl’inesperti e gl’irriflessivi sopra la natura della vita sociale e degli uomini. {{ZbLink|63}}.<br /> |
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134. Dolcezza |
134. Dolcezza dell’immaginarsi tutto animato come fingevano gli antichi. {{ZbLink|63}}-{{ZbLink|64}}.<br /> |
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135. Similitudine poetica. {{ZbLink|63}}.<br /> |
135. Similitudine poetica. {{ZbLink|63}}.<br /> |
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136. Di un effetto che produsse |
136. Di un effetto che produsse |
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in me la lettura |
in me la lettura de’ romanzi. {{ZbLink|64}}.<br /> |
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137. Modo in cui |
137. Modo in cui da’greci e |
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da’ romani era chiamato l’uomo da bene, considerato come significativo delle opinioni, stato e carattere di quelle nazioni. {{ZbLink|64}}-{{ZbLink|65}}.<br /> |
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138. Il dolore |
138. Il dolore de’ mali o della |
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perdita dei beni è alleggerito dal pensiero della necessità. Esempio |
perdita dei beni è alleggerito dal pensiero della necessità. Esempio d’un fanciullo. {{ZbLink|65}}.<br /> |
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139. Odio della vita congiunto in un medesimo tempo col timore di perderla e colla cura di<noinclude> |
139. Odio della vita congiunto in un medesimo tempo col timore di perderla e colla cura di<noinclude> |
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