Pagina:Zibaldone di pensieri II.djvu/25: differenze tra le versioni

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<section begin=1 /><!--{{ZbPagina|472}}-->la misura di quella sua <span class="SAL">25,3,Aubrey</span><section end=1 /><section begin=2 />{{ZbPagina|473}} immaginazione o concezione o idea. La quale perciò, sebbene la riempia e diletti e soddisfaccia piú di qualunque altra cosa possibile in questa terra, non però la riempie effettivamente né la soddisfa, e nel partire non la lascia mai contenta, perché l’anima sente e conosce, o le pare, di non averla concepita e veduta tutta intiera, o che creda di non aver potuto o di non aver saputo e si persuada che sarebbe stato in suo potere di farlo, e quindi provi un certo pentimento, nel che ha torto in realtà, non essendo colpevole (4 gennaio 1821).
<section begin=1 /><!--{{ZbPagina|472}}-->la misura di quella sua <span class="SAL">25,4,Leopardodellenevi</span><section end=1 /><section begin=2 />{{ZbPagina|473}} immaginazione o concezione o idea. La quale perciò, sebbene la riempia e diletti e soddisfaccia piú di qualunque altra cosa possibile in questa terra, non però la riempie effettivamente né la soddisfa, e nel partire non la lascia mai contenta, perché l’anima sente e conosce, o le pare, di non averla concepita e veduta tutta intiera, o che creda di non aver potuto o di non aver saputo e si persuada che sarebbe stato in suo potere di farlo, e quindi provi un certo pentimento, nel che ha torto in realtà, non essendo colpevole (4 gennaio 1821).




{{ZbPensiero|473/1}} {{Sc|{{AutoreCitato|Velleio}}}} II, 90, sect. 4.: ''Ut, quae maximis bellis numquam vacaverant, eae sub C. Antistio ac deinde P. Silio legato ceterisque, postea etiam latrociniis vacarent. ''Leggo, ''ceterisque postea, etiam'' etc. Parla delle Spagne.
{{ZbPensiero|473/1}}{{Sc|{{AutoreCitato|Velleio}}}} II, 90, sect. 4.: ''Ut, quae maximis bellis numquam vacaverant, eae sub C. Antistio ac deinde P. Silio legato ceterisque, postea etiam latrociniis vacarent. ''Leggo, ''ceterisque postea, etiam'' ec. Parla delle Spagne.




{{ZbPensiero|473/2}} {{Sc|Velleio}} II, 102, sect. 2. ''Mox in conloquium (cui se temere crediderat) circa Artageram graviter a quodam, nomine Adduo, vulneratus.'' Come non si ha da correggere: ''in conloquio''?
{{ZbPensiero|473/2}}{{Sc|{{AutoreCitato|Velleio}}}} II, 102, sect. 2. ''Mox in conloquium (cui se temere crediderat) circa Artageram graviter a quodam, nomine Adduo, vulneratus.'' Come non si ha da correggere: ''in conloquio''?




{{ZbPensiero|473/3}} Del vigore del corpo, quanto influisca sopra l’animo, e in genere come lo stato dell’animo corrisponda a quello del corpo, vedi alcune sentenze degli antichi nella nota del Grutero a Velleio, II, 102, sect. 2. <span class="SAL">25,3,Aubrey</span><section end=2 /><section begin=3 />{{ZbPagina|474}}
{{ZbPensiero|473/3}}Del vigore del corpo, quanto influisca sopra l’animo, e in genere come lo stato dell’animo corrisponda a quello del corpo, vedi alcune sentenze degli antichi nella nota del Grutero a {{AutoreCitato|Velleio}}, II, 102, sect. 2. <span class="SAL">25,4,Leopardodellenevi</span><section end=2 /><section begin=3 />{{ZbPagina|474}}




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{{ZbPensiero|474/2}} Dai tempi di {{AutoreCitato|Giulio Cesare}} in poi, Velleio, nel tracciare, come suole, i caratteri delle persone illustri che descrive, trovate spessissimo che dopo aver detto<span class="SAL">25,3,Aubrey</span><section end=3 />
{{ZbPensiero|474/2}}Dai tempi di {{AutoreCitato|Giulio Cesare}} in poi, {{AutoreCitato|Velleio}}, nel tracciare, come suole, i caratteri delle persone illustri che descrive, trovate spessissimo che dopo aver detto<span class="SAL">25,4,Leopardodellenevi</span><section end=3 />